Milano, MTM, Teatro La Cavallerizza: “P come Penelope” dal 21 al 24 novembre 2024

Udine, 19-07-2023 - Teatro San Giorgio - DIALOGHI / RESIDENZE DELLE ARTI PERFORMATIVE - CSS Teatro Stabile e di Innovazione del Friuli Venezia Giulia - Residenza 20 - Paola Fresa - P come Penelope - Primo studio per una riscrittura contemporanea del mito - Equipe in Residenza Paola Fresa, autrice e attrice Emiliano Bronzino, supervisione registica Paolo Casati, disegnatore luci e direttore allestimento Ornella Matranga, regista assistente progetto selezionato nell’ambito del PROGETTO CURA - Foto © 2023 Alice BL Durigatto

Milano, MTM – Teatro La Cavallerizza
“P COME PENELOPE”
dal 21 al 24/11

Il teatro più raccolto del circuito delle Manifatture Teatrali Milanesi ospita in questi giorni “P come Penelope” monologo scritto e interpretato da Paola Fresa in collaborazione con Christian Di Domenico, per la quale l’interprete ha vinto il Premio Enriquez 2024. Penelope è emblema dell’attesa. Aspetta Ulisse, sposo ed eroe, partito vent’anni prima per una guerra dalla quale tutti gli altri Achei hanno fatto ritorno. Perso nel mar Mediterraneo, naufrago su diversi lidi per volere di Poseidone, Ulisse è protagonista leggendario di una narrazione che attraversa i secoli. Penelope invece la guerra ce l’ha in casa: sola al comando di Itaca, assediata da pretendenti che rappresentano una minaccia per suo figlio, attende e sopporta, si oppone al potere maschile con i mezzi che il suo tempo le offre, contrapponendo all’arroganza dei Proci la sua caparbietà femminile. Nonostante questo, ben poco si conosce della vita di Penelope, la sua storia personale è narrata da un punto di vista maschile, per lo più in relazione al suo ruolo di moglie e madre. La domanda dalla quale siamo partiti è dunque chi è Penelope oggi. Una donna che aspetta per anni un uomo che non sa dire se sia vivo o morto, di cui riceve nel tempo informazioni frammentarie, più vicine al “si dice” che alla realtà dei fatti. Una madre che cresce da sola un figlio che, a sua volta, non ha mai conosciuto il padre e che, nutrito dal suo ricordo, si appresta a diventare un uomo. In uno spazio chiuso, asettico, come un laboratorio di analisi, mettiamo sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope, cerchiamo di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendole così una funzione attiva nella narrazione della sua vita. DURATA: 55 minuti INFO E BIGLIETTI: qui