Mantova, Teatro Sociale, Mantova Live Theatre: “Balance of Power”

Mantova, Teatro Sociale
Mantova Live Theatre

BALANCE OF POWER
PARSONS DANCE
Direttore Artistico David Parsons
Ballerini Zoey Anderson, Megan Garcia, Téa Pérez, Luke Romanzi, Joseph Cyranski, Justine Delius, Joanne Hwang, Luke Biddinger, Emerson Earnshaw
Lighting Designer Howell Binkley
Mantova, 21 novembre 2024
Spettatori in visibilio con applausi a scena aperta lungo gli intensi 70 minuti di questo spettacolo che raccoglie il favore anche del pubblico meno avvezzo alle coreografie di danza contemporanea. Infatti a David Parsons si riconosce il merito di saper orchestrare i passi di danza con la musica, opera del compositore e percussionista italiano Giancarlo De Trizio, dove anche i più piccoli movimenti dei danzatori sono in sincrono con le battute musicali. Questo binomio costituisce spettacolarità se viene poi a costituire la base di scenette, ammiccamenti e scaramucce tra i 9 ballerini della compagnia. Sono messi in scena assoli e danze di gruppo che vogliono rappresentare i rapporti interpersonali. Ben 6 le coreografie rappresentate senza soluzione di continuità, scandite dal veloce cambio di costumi eleganti e curati e di forte impatto, cambiati ad ogni scena. Nel gioco tra movimento e suono c’è la luce usata con padronanza dal pluripremiato lighting designer Howell Binkley, qui autore di atmosfere psichedeliche calde, con luci rosse e gialle. Il Balance of Power (tour 2024), pensato nel periodo della pandemia, sa valorizzare il talento di ogni singolo elemento della compagnia, espressione di una danza vibrante e radiosa che prende, emoziona e coinvolge per la sua carica di energia e positività acrobatica e comunicativa al tempo stesso. Balance of Power è il potere dell’equilibrio tra la danza e la musica, come tra il buio e il silenzio e lo si intuisce bene in Caught una coreografia di straordinaria teatralità, nonché definita dalla critica una tra le più belle degli ultimi tempi: un assolo, sulle note di Let The Power Fall, nel quale la danzatrice, con forte virtuosismo, sembra sospesa in aria grazie al gioco di luci stroboscopiche.
Un classico è invece Takademe, assolo, pensato da un ex ballerino della compagnia, in cui il danzatore rappresenta movimenti acrobatici che poggiano sui ritmi e movimenti della danza indiana. A seguire Juke, che nel programma di sala si legge essere un omaggio al leggendario jazzista Miles Davis, e agli anni ’70. Qui si sfoggia il vero talento dei danzatori grazie a una commistione di composizioni coreografiche. Sempre intorno alla musica ruota The Shape of Us, l’ultima creazione di David Parsons: qui i ballerini si esplorano scoprendo i loro legami racchiusi nella loro bellezza. Chiude la serata Whirlaway, sulle note che spaziano dal Rockabilly & Twist al Blues, passando per tutta la gamma del jazz, una coreografia che è continuata sullo stage, per acclamazione del pubblico, anche dopo la chiusura del sipario. Un potpourri di assoli e di coppie che si rimescolano continuamente, un vero e proprio inno alla vita. Photocredit Rachel Neville