Johann Sebastian Bach (1685-1750): Trio Sonatas for Organ BWV525-530

Sonata No.1 in E-flat BWV 525; Sonata No.2 in C minor BWV 526; Sonata No.3 in D minor BWV 527; Sonata No.4 in E minor BWV 528; Sonata No.5 in C BWV 529; Sonata No.6 in G BWV530. Manuel Tomadin (organo). Registrazione: 20 e 21 ottobre 2021 presso Hervormde Gemeente Vollenhove, The Netherlands. T. Time: 79′ 33″ 1 CD Brilliant Classics 96438
Composte tra il 1727 e il 1732 a scopo didattico per il figlio maggiore Wilhelm Friedemann, le Sei sonate in trio per organo di Bach si ispirano alle composizioni per due violini, ma anche per flauto, oboe o altri strumenti e basso continuo. Anzi secondo un’ipotesi, non del tutto verificabile, ma suggestiva e basata sul fatto che il primo movimento della quarta sonata è la trascrizione della sinfonia di apertura della seconda parte della cantata Die Himmel erzählen die Ehre Gott, questi lavori deriverebbero da precedenti composizioni di Bach che, però, non sono attestate. A prescindere dalla loro origine si tratta comunque di piccoli gioielli del genio di Bach che, in questo caso, sfrutta benissimo le possibilità di colore offerte dai due manuali, suscettibili di essere utilizzati con registrazioni diverse, e del pedale dell’organo per creare dei trii particolarmente elaborati anche sul piano contrappuntistico. Ad interpretarle in modo impeccabile, con senso dello stile e con grande attenzione alla polifonia costitutiva di questi lavori è Manuel Tomadin che si avvale dell’organo della Hervormde Gemeente Vollenhove, del quale sfrutta le possibilità timbriche attraverso una registrazione adeguata a queste composizioni, di cui si rende conto nell’esaustivo, sebbene sintetico, Booklet.