Como, Teatro Sociale: “Minotauro” dal 22 al 23 novembre 2024

Como, Teatro Sociale
MINOTAURO
Tratto da Durrenmatt
prodotto da LaTâche21 e Teatro Sociale Bellinzona
La programmazione del Teatro Sociale si diffonde “altrove” in tutto il teatro, occupando e reinventando tutti gli spazi e sale. Venerdì 22 novembre alle ore 20.30 e sabato 23 alle ore 17.00 e alle 20.30 andrà in scena “Minotauro”. La suggestiva cornice della platea del Teatro, svuotata dalle sue poltrone, accoglierà lo spettacolo in tutta la sua tragicità a 360°, sotto gli occhi attenti di un pubblico che sarà complice e spettatore dell’ingiustizia. Lo spettacolo, prodotto da LaTâche21 e Teatro Sociale Bellinzona, è tratto da “Minotauro”, una ballata di Friedrich Dürrenmatt. La scrittura di Dürrenmatt procede per immagini e da queste è nato lo spettacolo. Come in un’arena dell’antica Roma, il Minotauro rinchiuso nel suo labirinto fatto di specchi luci e ombre, ci invita a vivere insieme a lui ogni sfaccettatura, ogni riflesso della sua storia. Fin dal suo risveglio il Minotauro danza di gioia. Ci viene presentata una creatura innocente, come in un gioco di specchi tra narratrici e personaggi che raccontano il lento e progressivo cammino di consapevolezza del protagonista, costretto tra le pareti del labirinto che è simbolo di un percorso inevitabile della vita. Minotauro è creatura unica al mondo e duale, come tutto il genere umano del resto, ma in questa creatura la dualità è più evidente perché è anche fisica. Viene indagata la dualità nei sentimenti, nelle intenzioni, nei punti di vista diversi della stessa storia e anche nella maschera, nel corpo e nella sua fine. Minotauro non è consapevole della sua morte e nemmeno dell’inganno, a cui impotenti possiamo solo assistere. Il testo è qui tradotto magistralmente in italiano con tutta la sua musicalità da Donata Berra. La voce che di tanto in tanto prende parte alla rappresentazione, vuole essere veicolo di narrazione e di omaggio alla scrittura originale dell’autore svizzero. Unico elemento scenico è una scala ispirata all’opera visionaria di Maurits Cornelis Escher e alle sue famose scale impossibili e labirintiche. Le luci riflesse nei numerosi specchi che abitano la scena restituiscono uno spazio impenetrabile e chiuso come il labirinto di Dedalo. PER INFO E BIGLIETTI: qui