Le cantate di Johann Sebastian Bach: quattordicesima dopo la Trinità

La seconda, in ordine cronologico, delle tre Cantate per la quattordicesima Domenica dopo la Trinità è la nr.78, “Jesu, der du meine Seele” eseguita la prima volta a Lipsia il 10 settembre 1724. La partitura si basa sull’omonimo Lied  (1541) di Johann Rist (1607-1667) condensando le 10 strofe interne, dalla 2 alla 11, in 3 arie e 2 recitativi, in ciascuno dei quali vengono inseriti e  riassunti i contenuti di 3 strofe. La chiave d’interpretazione dell’opera sta probabilmente nell’ultimo versetto della lettura domenicale (Vangelo di Luca cap.17, vers.11-19): «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Come il Lied  a cui s’inspira, la composizione svolge la funzione di una preghiera che il predicatore recita a nome e per conto dei fedeli, indugiando nel meditare sul peccato, sulla redenzione e sull’amore di Cristo. Il risultato è quello di un’opera di toccante bellezza che Bach colora subito di malinconia, impostando il Coro iniziale come una “Ciaccona” che riversa il suo bagaglio cromatico discendente sugli otto versetti del Corale, intonato dai soprani con il rinforzo di un corno, oboe e di un flauto traverso. Il tema viene ripetuto  27 volte dando luogo  a una catena di variazioni contrappuntistiche che preparano l’entrata del Corale vero e proprio in modo geniale e seguendo sentieri impervi. Condotta imitativa e a canone sono le caratteristiche del duetto (nr.2\ tra soprano e contralto con la palese intenzione di ritrarre il seguace che segue le orme del Maestro. Allo stesso tempo la parte del Continuo propone il tipico movimento “ostinato” e ben scandito mediante il quale Bach raffigura i concetti di movimento, o cammino, o passi. Il taglio formale è quello dell’aria con “da capo”, mentre le altre 2 arie, una per tenore con flauto traverso (nr.4) e l’altra per basso (nr.6), un “allegro” da concerto per oboe concertante, sono “bipartite”, ma anch’esse vanno a costituire un trittico di straordinaria bellezza. Di grande efficacia anche i 2 recitativi, entrambi recanti citazioni del testo del Corale. Il secondo recitativo (nr.5) in stile “accompagnato, porta anche significative mutazioni dinamiche.
Nr.1 – Coro
Signore, tu che la mia anima,
per mezzo della tua morte atroce,
hai liberato con forza
dall’oscuro antro del diavolo
e dal peso dell’angoscia
e l’hai resa consapevole
attraverso la tua parola di misericordia,
tu sia ora, o Dio, il mio rifugio!
Nr2 – Aria/Duetto (Soprano, Contralto)
Accorriamo a te con i nostri deboli ma decisi passi,
o Gesù, o Maestro, per ricevere il tuo aiuto.
Ti prendi cura con costanza di malati ed erranti.
Ah, ascolta come
le nostre voci si elevano per invocare soccorso!
La vista del tuo volto sia per noi fonte di gioia!
Nr.3 – Recitativo (Tenore)
Ah! sono figlio del peccato,
Ah! vado errando in lungo e largo.
La lebbra del peccato, che abita in me,
non mi abbandonerà in questa vita mortale.
La mia volontà aspira solo al male.
Eppure il mio spirito dice: ah, chi mi libererà?
Ma spingere la carne ed il sangue
a compiere il bene
è al di là delle mie forze. 1
Se io non nascondessi la mia debolezza
non potrei neanche contare tutti i miei errori.
Perciò porto il dolore ed la pena dei peccati
ed il peso delle mie colpe,
che altrimenti non potrei più sopportare,
e sospirando li affido a te, o Gesù.
Non tener conto dei miei atti malvagi
che hanno provocato la tua ira, Signore!
Nr.4 – Aria (Tenore)
Il sangue che cancella la mia colpa
rende il mio cuore leggero
e mi assolve.
Se le schiere infernali mi sfideranno in battaglia,
Gesù sarà al mio fianco
per riconfortarmi e portarmi alla vittoria.
Nr.5 – Recitativo (Basso)
Le piaghe, i chiodi, la corona e la tomba,
i colpi inflitti al Salvatore
sono ora i segni del suo trionfo
e possono infondermi nuova forza.
Quando un terribile giudice
pronuncerà la maledizione dei dannati,
tu la trasformerai in benedizione.
Nessun dolore o tormento possono toccarmi,
poiché il mio Salvatore li conosce;
e poiché il tuo cuore brucia d’amore per me,
io in cambio
ti offro il mio.
Questo mio cuore, nutrito dal dolore,
cosparso del prezioso sangue
che hai versato sulla croce,
lo dono a te, Signore Gesù Cristo.
Nr.6 – Aria (Basso)
Ora vieni a tranquillizzare la mia coscienza
che grida vendetta contro me stesso,
Sì, il tuo amore la riempirà,
poiché la tua Parola mi dà speranza.
Se i cristiani credono in te,
nessun nemico potrà
strapparli dalle tue mani.
Nr.7 – Corale
Signore, confido in te, aiutami nella mia debolezza,
non permettere che perda coraggio;
Tu, tu puoi rendermi più forte
quando il peccato e la morte mi assalgono.
Mi affido alla tua bontà,
finchè potrò con gioia contemplarti,
Signore Gesù, dopo il combattimento
nella dolcezza dell’eternità.
Traduzione Emanuele Antonacci