Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale: “Gli dei ritornano. I bronzi di San Casciano” dal 05 agosto al 12 gennaio 2025

Reggio Calabria, Museo Archeologico Nazionale
GLI DEI RITORNANO. I BRONZI DI SAN CASCIANO
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MArRC) si appresta a inaugurare una mostra di rara portata storica e culturale: “Gli dèi ritornano. I bronzi di San Casciano”. A partire dal 5 agosto, gli spazi espositivi del museo si animeranno con un corpus di reperti archeologici di eccezionale valore, provenienti dall’antico santuario termale di San Casciano dei Bagni, situato nella provincia di Siena. Questa mostra illumina una serie di ritrovamenti realizzati durante le campagne di scavo del 2022 e del 2023, condotte con meticolosa precisione stratigrafica. Tra i pezzi più significativi si annoverano statue e statuette in bronzo, ex-voto e una vasta collezione di monete antiche, tutte conservate in condizioni impeccabili grazie alla protezione offerta dalle acque termali. Questi manufatti portano incise iscrizioni in etrusco e in latino, fornendo così una finestra aperta sulla complessa tessitura religiosa e sociale del tempo. Il Bagno Grande di San Casciano, teatro di questi straordinari ritrovamenti, si è rivelato il sito del più grande deposito di opere bronzee dell’età etrusca e romana mai scoperto in Italia e uno dei più rilevanti nel panorama mediterraneo. Tra gli oggetti più affascinanti vi sono le riproduzioni di parti anatomiche umane, offerte alle divinità in segno di supplica per la salute o in ringraziamento per guarigioni avvenute. Inoltre, le statue create aderendo ai canoni della “mensura honorata” (alte tre piedi romani, circa un metro), ritraggono tanto le divinità adorate quanto i fedeli che le venerano. Questi reperti si datano per lo più al II e I secolo a.C., un periodo di intensa trasformazione culturale che vede la progressiva romanizzazione delle città etrusche. La mostra non solo celebra questi tesori archeologici, ma offre anche una riflessione sulle dinamiche di acculturazione e sulle pratiche religiose di un’era in tumultuosa evoluzione. L’esposizione è frutto di un ampio progetto collaborativo promosso dal Ministero della Cultura e gestito dalla Direzione Generale Musei. Gli illustri curatori Massimo Osanna e Jacopo Tabolli hanno orchestrato un allestimento sofisticato, con la progettazione scenografica affidata a Guglielmo Malizia e Chiara Bonanni del Decima Casa – studio di architettura. Dopo essere stata presentata al Palazzo del Quirinale e al MANN di Napoli, dove ha attratto centinaia di migliaia di visitatori, la mostra trova ora una nuova dimora al MArRC, accanto ai celebri Bronzi di Riace, creando un dialogo visivo e tematico tra capolavori dell’antichità. La supervisione degli scavi è stata una collaborazione tra il Comune di San Casciano dei Bagni, la Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura e l’Università per Stranieri di Siena, con il supporto dell’Istituto Centrale del Restauro per i delicati lavori di conservazione. Nonostante le frequenti associazioni iniziali nei media tra i Bronzi di Riace ei bronzi di San Casciano dei Bagni, queste due collezioni di sculture in bronzo presentano differenze significative che meritano un’analisi approfondita per comprendere a pieno il loro contesto storico, artistico e rituale. Mentre i Bronzi di Riace sono celebri per la loro maestria artistica e il loro valore estetico universale, i bronzi di San Casciano illuminano aspetti specifici delle interazioni culturali e religiose tra Etruschi e Romani, nonché le credenze e i comportamenti legati alla salute e alla spiritualità. La convergenza dei Bronzi di San Casciano e dei Bronzi di Riace al MArRC non solo amplifica il valore storico e artistico di questi capolavori, ma offre anche un’occasione unica per immaginare e comprendere più profondamente le interazioni culturali e religiose che hanno plasmato il corso della storia del nostro ricco territorio. Photocredit @Mic