Le Cantate di Johann Sebastian Bach: dodicesima Domenica dopo la Trinità

Seconda Cantata per la Dodicesima Domenica dopo la Trinità è   ‘Lobe den Herren, den mächtigen König der Ehren’ BWV 137 , seconda versione di quella  eseguita  il 19 agosto 1725. L’ipotesi che sia stata utilizzata anche come cantata nella funzione per il cambio del consiglio comunale è stata spesso avanzata e probabilmente è vera, ma non ci sono prove concrete. Bach prese come testo le parole del Lied scritto nel 1680 da Joachim Neander; non apportò alcuna modifica, quindi senza la normale procedura che prevedeva la riorganizzazione o parafrasi  dei versi centrali elaborati nelle arie. Assai marcato in questa partitura il legame con la melodia del Corale. In questo caso quella di Hast du denn, Jesu, dein Angesicht gänzlich verborgen . La sua melodia appare  sente in ogni movimento, in quello iniziale e in quello finale nella linea del soprano del coro, nel nr.2,  nella linea del contralto solista. Nel nr.3 compare nelle battute iniziali delle 2 voci,  nel nr.4 il tema  è suonata per intero dalla tromba che si affianca alla voce del tenore. Bach dà ai cinque movimenti (non ci sono recitativi) una forma complessivamente simmetrica, nella seconda metà della quale il tema del Corale  assume un carattere sempre più individuale. Nel primo e nell’ultimo movimento è cantato a pieno coro, mentre nei movimenti interni ha un carattere più concertante, Il coro introduttivo ha  uno splendido sviluppo con lo scambio concertante tra voci e la parte strumentale, arricchita da trombe, oboi,  archi e timpani. Il corale emerge nella parte superiore di questo movimento corale polifonicamente libero che poi si fa più compatto alle parole “Kommet zu Hauf, Psalter und Harfen, wacht auf”. La seconda strofa del Corale è cantata dal contralto (Nr.2), accompagnato da una deliziosa figura del violino concertante (Bach adattò questo brillante movimento per l’organo quando pubblicò i Sei Corali con Schübler). La terza strofa ha la forma di un duetto con due oboi obbligati (Nr.3); con l’introduzione delle voci, si nota subito che la linea dell’oboe del ritornello introduttivo è basata sul corale, anche se qui trasposto in minore. Il movimento successivo, un’aria del tenore (nr.4) con il testo della quarta strofa, è anch’esso in minore, ma è armonicamente di particolare interesse in quanto accompagnato dalla melodia corale della tromba in maggiore. La linea indipendente della tromba nel movimento corale finale (Nr.5) chiude la cantata in un clima solenne.
Nr.1 – Coro
Loda il Signore, potente re di gloria,
anima mia adorata, questo è il mio desiderio.
Unisciti alla folla,
arpa e cetra, svegliatevi!
La musica risuoni.
Nr.2 – Aria (Contralto)
Loda il Signore che tutto governa splendidamente,
che su ali d’aquila sicuro ti conduce,
che ti dà sostegno
secondo quanto desideri;
non te ne sei accorto?
Nr3 – Aria/Duetto (Soprano e Basso)
Loda il Signore che ti riveste di splendore,
che ti dona la salute e ti è vicino come un amico;
in tanta sofferenza
il Dio della grazia non ha forse
steso le sue ali sopra di te?
Nr.4 – Aria-Corale (Tenore)
Loda il Signore che con chiarezza ti ha benedetto,
che fa piovere dal cielo fiumi d’amore;
pensa a tutto ciò
che l’Altissimo può fare,
lui che ti viene incontro con amore.
Nr.5 – Corale
Loda il Signore, ciò che è in me lodi il suo nome!
Tutto ciò che respira lo lodi con i figli di Abramo!
Egli è la tua luce,
anima, non lo dimenticare;
nel lodarlo, concludi con Amen!
Traduzione Emanuele Antonacci