il 19 e il 27 luglio. Al 101° Opera Festival debutta la nuova produzione de La Bohème di Giacomo Puccini, nell’anno del centenario dalla morte del suo autore. La nuova produzione di Fondazione Arena di Verona vede alle scene l’esperto Guillermo Nova, autore di una scenografia fedele all’epoca e costruita con materiali trasparenti per mostrare al pubblico diversi piani d’azione che illustrano la quotidianità dei singoli personaggi, anche prima dei fatali incontri che segneranno per sempre le loro vite. La stessa cura per il dettaglio è profusa nei costumi, coordinati dall’areniana Silvia Bonetti, con tagli storici che rimandano alla Francia tra il 1860 e il 1890, come da indicazioni registiche. Daniel Oren dirige l’Orchestra di Fondazione Arena e il Coro preparato da Roberto Gabbiani nella brillante e raffinatissima partitura di Puccini, mix perfetto di sentimento, umorismo ed energia, con alcune delle melodie più belle e delle arie più celebri e amate di sempre. Questa prima stagionale per il Maestro Oren coincide anche con il 40° anniversario del suo debutto areniano, avvenuto nel 1984 sempre nel segno di Puccini (con Tosca) e proseguito con affetto in circa 550 serate sul podio. Sul palcoscenico è protagonista un cast che unisce stelle dell’opera e giovani talenti al debutto in Arena: il tenore Vittorio Grigolo è il poeta Rodolfo, il baritono Luca Micheletti l’amico pittore Marcello, innamorati rispettivamente di Mimì, interpretata dal soprano armeno Juliana Grigoryan, e di Musetta, con voce e corpo di Eleonora Bellocci, entrambe alla prima partecipazione al Festival. Gli amici che ne condividono la soffitta parigina sono Alexander Vinogradov (il filosofo Colline) e Fabio Previati (il musicista Schaunard); solisti di regio completano il cast nei ruoli di fianco, come Nicolò Ceriani (Benoit), Salvatore Salvaggio (Alcindoro) e Riccardo Rados (Parpignol). Oltre a numerosi mimi e comparse che animeranno il Quartier Latino, saranno impegnati anche i giovanissimi del Coro di voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani.