Si inaugura mercoledì 17 luglio a Palazzo Ducale di Martina Franca (ore 21) con la Norma di Vincenzo Bellini la 50ª edizione del Festival della Valle d’Itria, edizione speciale che festeggia mezzo secolo di rarità musicali, riscoperte e novità. Ventuno giorni ricchi di eventi fino al 6 agosto con tre titoli d’opera – oltre a Norma, le due rarità di Ariodante di Händel e Aladino e la lampada magica di Nino Rota – concerti, incontri, spettacoli di prosa, giornate di studio, una mostra e la proiezione di un documentario inedito sulla storia del Festival, che avranno come cornice alcuni luoghi simbolo di Martina Franca – il Palazzo Ducale, il Teatro Verdi, i chiostri di San Domenico e del Carmine, la Basilica barocca di San Martino –insieme alle vivaci piazza e contrade, nonché le più belle masserie, fra gli uliveti secolari del territorio pugliese.
La nuova produzione di Norma verrà diretta da Fabio Luisi, direttore musicale del Festival, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Petruzzelli di Bari. Tra le bacchette più autorevoli del panorama musicale internazionale, Luisi debutta per la prima volta il titolo belliniano, un’opera attraversata da pulsioni contrastanti: ira, odio, amore, impulsi di guerra e di morte. «La forza di quest’opera – racconta il maestro Luisi – non risiede solamente nella trama e nello sviluppo drammaturgico. È il genio di Bellini che ci fa capire questi contrasti non illustrando le parole, ma conferendo loro un’energia e una coerenza che nessuno prima di lui, tranne Mozart, era riuscito a dare in un’opera lirica moderna».
Nicola Raab, dalla consolidata esperienza internazionale in campo lirico, per la prima volta al festival martinese, firma una regia site-specific pensata appositamente per Palazzo Ducale, con le scene e i costumi di Leila Fteita già premio Abbiati 2022 per Il Giocatore alla 48ª edizione del Festival. Una regia “senza tempo”, in cui, spiega la Raab, «Norma è, come molte donne dei nostri giorni, una donna tra due mondi, tra il fuoco dell’altare e quello del focolare domestico, tra pubblico e privato, emozione e ragione. Per questo la storia di Norma ci parlerà per sempre».
Debuttano nei ruoli delle due donne due soprani note nei principali palcoscenici lirici e concertistici quale l’americana Jacquelyn Wagner (Norma) e la rumena Valentina Farcas (Adalgisa); Pollione è il tenore spagnolo Airam Hernandez, Clotilde il mezzosoprano giapponese Saori Sugiyama, Flavio il tenore neozelandese Zachary McCulloch, Oroveso il basso croato Goran Jurić. Il maestro del coro è Marco Medved.