Ricordiamo oggi Lorin Maazel (Neuilly-sur-Seine, Francia 6 marzo1930 – Castleton Farm, Virginia, USA 13 luglio2014) i 10 anni dalla morte di questo grandissimo direttore, nella consapevolezza che la sua arte, non muore mai, ma continua a vivere attraverso le incisioni lasciateci delle quali proponiamo un piccolo e fulgido esempio. Non è stato, tuttavia, facile scegliere in una discografia ampia e ricca come la sua un’incisione significativa di un capolavoro sinfonico, essendo moltissime quelle che si potrebbero citare. Si è deciso di proporre l’ascolto della Quinta sinfonia di Beethoven, facendo, così, un omaggio anche al grande compositore di Bonn nel duecentocinquantesimo anniversario della sua nascita. L’edizione in ascolto, nella quale Maazel è alla guida dell’orchestra della Bayerischen Rundfunks si segnala per la cura meticolosa del dettaglio che si traduce in una particolare attenzione alle dinamiche, sebbene il marcare il famoso tema del destino con un tempo leggermente più lento all’inizio oggi ci appaia il retaggio di una tradizione ormai passata. Nel secondo tempo appare evidente l’attenzione di Maazel al fraseggio che gli consente di ottenere un bel suono anche grazie ad un’adeguata scelta dei tempi. Nel terzo Maazel accentua bene il contrasto tra la frase iniziale dei violoncelli, il cui flusso non viene interrotto nemmeno nel poco ritenuto, realizzato senza alcuna enfasi, e l’esposizione del tema dello Scherzo da parte dei corni. Suggestivo è, infine, il crescendo di collegamento tra il terzo e il trionfale quarto movimento che sotto la sua bacchetta si trasforma in una vera e propria apoteosi. L’ascolto proposto è completato dall’ouverture La consacrazione della casa eseguita con la cura dei dettagli e del fraseggio che hanno caratterizzano la Quinta.