Roma, VIVE: Il Connubio tra Politica e Arte nel Risorgimento: Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega in mostra

Roma, VIVE. Vittoriano e Palazzo Venezia
L’ULTIMO RITRATTO: MAZZINI E LEGA, STORIE PARALLELE DI RISORGIMENTO
a cura di Edith Gabrielli
consulenza storica di Giuseppe Monsagrati
patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è promossa e organizzata dal MiC e dal Vive
in collaborazione con la Direzione generale musei del MiC
guidata da Massimo Osanna, e d’intesa con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, diretto da Alessandro Campi

Roma, 07 giugno 2024
La storia italiana del Risorgimento è segnata da figure eminenti che hanno contribuito in modo significativo alla formazione di un’identità nazionale unitaria. Tra queste, spiccano due nomi che, sebbene appartenenti a mondi diversi, condivisero ideali e tratti comuni: Giuseppe Mazzini e Silvestro Lega. La loro affinità ideologica e il rispetto reciproco trovano una rappresentazione simbolica e commovente nel dipinto di Lega, “Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini”. Giuseppe Mazzini, nato a Genova nel 1805, fu uno dei principali teorici e attivisti del Risorgimento italiano. La sua vita fu dedicata alla lotta per un’Italia unita e repubblicana. Fondatore della Giovine Italia, Mazzini promosse instancabilmente i valori di libertà, uguaglianza e fraternità attraverso i suoi scritti e la sua azione politica, spesso pagando con l’esilio e la persecuzione. Silvestro Lega, nato nel 1826 a Modigliana, fu uno dei principali esponenti del movimento dei Macchiaioli, che rivoluzionò la pittura italiana con un approccio realistico e innovativo. La sua partecipazione ai moti rivoluzionari del 1848 evidenzia il suo profondo impegno politico. Le sue opere, che spesso ritraevano scene di vita quotidiana, erano intrise di un realismo che rispecchiava i valori e le lotte del popolo italiano. Entrambi vissero vite segnate dal sacrificio e dalla dedizione alla causa nazionale. Mazzini trascorse gran parte della sua vita in esilio, lottando contro le avversità per i suoi ideali. Lega, pur essendo un artista riconosciuto, attraversò momenti di difficoltà economica e personale, senza mai rinunciare ai suoi principi e alla sua arte. L’opera “Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini” di Silvestro Lega rappresenta un incontro simbolico tra i due uomini. Il dipinto cattura con sensibilità e maestria il momento finale del patriota, esprimendo non solo la sua fragilità umana ma anche la grandezza del suo spirito. Quest’opera cattura il Padre della Patria nelle sue ultime ore di vita, ritraendolo con una fragile ma composta umanità che sottolinea il potere della pittura nel preservare e trasmettere la memoria storica. Originariamente conservato presso il Museum of Art della Rhode Island School of Design di Providence (USA), il dipinto è ora esposto al Vittoriano grazie alla determinazione del Ministero della Cultura e agli sforzi diplomatici degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro Gennaro Sangiuliano. Questo trasferimento temporaneo rappresenta un evento significativo poiché il Vittoriano è il simbolo per eccellenza del Risorgimento, della Repubblica e dell’identità storica, artistica e culturale italiana. Tra le molteplici testimonianze storiche e i preziosi documenti esposti al Vittoriano, spicca un angolo di profonda intimità e commozione. Accanto al celebre dipinto “Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini” di Silvestro Lega, si trova una coperta semplice ma carica di significato, che avvolse Mazzini nei suoi ultimi momenti di vita e che appartenne a Carlo Cattaneo.  La delicatezza con cui è esposta riflette rispetto e reverenza per Mazzini e Cattaneo, evidenziando il loro lato più umano. La combinazione del dipinto e della coperta crea un momento di profonda riflessione per i visitatori, un ricordo tangibile del legame tra due grandi uomini e del loro contributo alla causa dell’unità italiana. Questo angolo della mostra, oltre ai numerosi cimeli e documenti storici, si distingue così per la sua capacità di evocare una connessione emotiva con il passato, offrendo uno sguardo personale e toccante su Mazzini e il suo retaggio. La bellissima mostra, curata da Edith Gabrielli con la consulenza storica di Giuseppe Monsagrati, è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Promossa e organizzata dal Ministero della Cultura e dal VIVE, in collaborazione con la Direzione Generale Musei del MiC guidata da Massimo Osanna, l’esposizione si avvale anche del supporto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, diretto da Alessandro Campi. L’allestimento elegante e ben curato ha saputo creare un’atmosfera di intimità e riflessione, fondendo cimeli storici senza ostentare ideologie ma piuttosto esaltando i valori umani e patriottici che Mazzini e Lega rappresentavano. Documenti storici, grandi quadri, sculture, cimeli personali, installazioni multimediali e proiezioni accattivanti riempiono le due grandi zone della Sala Zanardelli. Ogni elemento è curato con grandissima attenzione storica e una scelta cromatica ed estetica eccellente, creando un’armoniosa fusione tra spazio e opere esposte. La Sala Zanardelli diventa così un luogo dove la memoria storica si intreccia con l’emozione, offrendo ai visitatori un’esperienza empatica e riflessiva, che va oltre la semplice osservazione, invitando a una profonda connessione con la nostra storia. La stanza immersiva poi, uno degli elementi più apprezzati della mostra, permette ai visitatori (anche non italiani) di immergersi completamente nel contesto storico e emotivo del Risorgimento, rendendo tangibile l’atmosfera di un’epoca cruciale per la formazione dell’identità italiana. Il personale, sempre disponibile e attento, risponde con competenza e partecipazione a ogni esigenza, garantendo un’esperienza arricchente e personalizzata. Ogni membro dello staff è preparato per fornire informazioni dettagliate, guidare i visitatori attraverso il percorso espositivo e rispondere a domande specifiche, contribuendo a creare un ambiente accogliente e istruttivo. Un ulteriore elemento di pregio della mostra è il catalogo di Electa, che rappresenta un autentico gioiello editoriale. Presentato in un elegante cofanetto, il catalogo comprende due testi di straordinario interesse, che offrono un approfondimento significativo sui temi trattati. Questi volumi non solo documentano le opere esposte, ma forniscono anche un contesto storico e critico che arricchisce la comprensione del visitatore. Contributi di storici, critici d’arte e specialisti del Risorgimento italiano offrono una prospettiva multidisciplinare, permettendo di cogliere appieno la complessità e la rilevanza degli eventi e delle figure rappresentate. Da non perdere. Fino al 08 Settembre. Photocredit@davideoliviero