Roma, Capriccio Italiano Festival 2024: Concerto del soprano Laura di Marzo e della chitarrista Anna Cara

Sagrestia borrominiana della chiesa di Santa Agnese in Agone a Piazza Navona, Roma, Capriccio Italiano Festival  2024.
THE BEAUTY OF THE ITALIAN VOICE”
Soprano Laura di Marzo
Chitarra classica Anna Cara
Musiche di M.Giuliani, G.Paisiello. W.A.Mozart
Roma, 23 maggio 2024
Ore 17:45 appuntamento con la musica; sfilacciati rivoli di nuvole offuscano il cielo colorato di viola di una Roma imprudente…turisti incuriositi seguono il suono dorato di note che invitano al concerto di musica lirica del soprano Laura Di Marzo accompagnata dalla chitarra classica della collega Anna Cara. Nella prestigiosa location della Sagrestia borrominiana di Sant’Agnese in Agone di Piazza Navona a Roma si è svolto, giovedì 23 maggio, il concerto dal titolo “The beauty of the italian voice”. Il programma ha incluso musiche di Mauro Giuliani (1781-1829), Giovanni Paisiello (1740-1816) e Wolfgang Amadeus Mozart (1756- 1791). In questo luogo di grande prestigio, generoso spazio in bellezza che il mondo ci invidia, i concerti sono ormai una realtà musicale romana e, la Sagrestia, oltre ad essere uno dei più preziosi gioielli del barocco, accogliente e nascosta, dalle piccole dimensioni , vanta un’acustica eccezionale che permette di ascoltare la musica in maniera molto travolgente. Sapiente la cantante Di Marzo, di comprovata e rinomata bravura ,intona i brani con decisa e raffinata eleganza; il suo percorso artistico è di altissimo livello, sviluppato nel tempo da una ricerca continua e meticolosa dell’uso della voce che si amplia in un repertorio che sa incantare. Invece non di frequente si ascolta la chitarra come accompagnamento di brani lirici e quando ciò accade si rimane stupiti della completezza melodico- armonica di questo strumento che richiede un ascolto adeguato: la ricchezza e la raffinatezza timbrica della Maestra Anna Cara cattura l’attenzione dell’ascoltatore che ne segue lo spartito. Si comincia con le “Sei ariette” di Mauro Giuliani e le note vocali a profusione scendono come fossero fatte d’acqua, alternate ai suoni esterni del mondo, in contrapposizione alle azioni ripetitive dell’esistenza umana, seguite dal tocco brioso della chitarrista. Le artiste poi continuano con Paisiello e a seguire intonano Mozart con “Porgi amor, qualche ristoro, al mio duolo,a’ miei sospir” vibrante di alta passione. Le note si susseguono e si elevano fino alla volta della Sagrestia: un sol è il colore di azzurro del manto immacolato della Madonna Un la è il rosso dei risvolti delle vesti dei pellegrini… Un mi è il tripudio del color oro delle cornici delle volute …
L’arpeggio della chitarra e la voce della soprano coinvolgono le anime degli astanti facendole vibrare ed estasiare : qualcosa di speciale si è insinuato tra gli spettatori e lo si evince dal lungo applauso ricevuto. E’ un concerto soave ma con la prorompente forza della bellezza:di questo si tratta. E io vedo materializzare le note del canto in segni che volano e si infrangono sulle pareti affrescate del pittore Allegrini , risalente al 1660. Lo spazio è rettangolare compatto con pareti angolari concave e convesse, richiamo di un tipico Barocco noto come “sagrestia d’estate” che propone un impianto planimetrico destinato a funzioni private tipico delle antiche ecclesie protocristiane. Non è ancora sera ed esco in allegria con gli amici che mi hanno accompagnato al concerto con l’anima piena di bellezza: il suono e lo spazio. Dostoevskij implorava :”la Bellezza salverà il mondo” ma il mondo quando si accorgerà di dover cercare bellezza per il convivere delle genti in pace? Sì anche la Musica è promotrice di Pace: benvenuti artisti del Bello, proponete, proponete che è giunta l’ora di stare insieme tutti con il proprio credo. Che sia la musica, che sia l’architettura che sia il sentimento dell’Amore per il Prossimo!!!