Parigi, Museo del Louvre: “Tesori Torlonia: Capolavori Antichi al Louvre”

Parigi, Museo Del Louvre
CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE TORLONIA
La più grande collezione privata di sculture antiche preservata fino ai giorni nostri, riunita dai principi Torlonia nel corso dell’Ottocento a Roma, si svela al pubblico per la prima volta dalla metà del XX secolo in una serie di mostre-evento. Il Louvre accoglie la prima esposizione dei marmi Torlonia fuori dall’Italia, nella splendida cornice degli appartamenti d’estate di Anna d’Austria appena restaurati, sede delle collezioni permanenti di sculture antiche fin dalla nascita del Museo del Louvre, nel Settecento. Le collezioni nazionali francesi ben si prestano a creare, con i marmi Torlonia, un dialogo ricco e fecondo, che esplori l’origine dei musei e il gusto per l’Antico, elemento fondante della cultura occidentale. La mostra mette in luce alcuni capolavori della scultura antica e invita ad ammirare i gioielli indiscussi dell’arte romana, ma anche a scoprire gli albori della storia dei musei nell’Europa dell’Illuminismo e dell’Ottocento. Scaturita dalla passione per l’arte antica dei principi Torlonia, eredi delle pratiche nobiliari della Roma papale, la collezione Torlonia ambiva, in particolare con l’apertura del Museo Torlonia negli anni Settanta dell’Ottocento, a rivaleggiare con i grandi musei pubblici: Musei Vaticani, Musei Capitolini e Museo del Louvre. La collezione Torlonia dal 2020 è oggetto di una serie di mostre-evento che offrono al pubblico la possibilità di riscoprire, dopo una lunga eclissi, l’eccezionale raccolta di sculture del Museo istituito da Alessandro Torlonia nel 1876 e chiuso a metà del Novecento. Le due tappe della mostra, a Roma e Milano, con la curatela di Salvatore Settis e Carlo Gasparri con l’alta sorveglianza della Soprintendenza Speciale di Roma, ricostruivano la storia della collezione a ritroso. La mostra parigina nasce dalla volontà di presentare al pubblico, in un luogo carico di storia, questa collezione poco conosciuta in Francia e invita a compiere un viaggio estetico e archeologico fra le opere che la compongono, instaurando un dialogo con le collezioni del Louvre. La mostra è stata allestita negli appartamenti d’estate di Anna d’Austria e nel loro prosieguo naturale, la sala detta di Augusto, lo spazio che accoglie l’esposizione delle sculture romane al Louvre dal 1800 quando le sale furono completamente restaurate per ospitare il nuovo percorso espositivo delle collezioni romane del Louvre. La presentazione al pubblico di una collezione di sculture antiche di altissimo livello artistico, accessibile riservatamente non a data recente, in uno spazio tradizionalmente consacrato all’esposizione di sculture fin dagli albori del Museo del Louvre, e pertanto con un significato d’importanza rilevante nella storia dei musei, costituisce quindi un triplo evento nel 2024. La mostra, articolata intorno ai capolavori della collezione Torlonia, rivela i generi emblematici della scultura romana, nonché l’eterogeneità dei suoi temi e delle sue formule stilistiche. Ritratti ,sculture funerarie, copie di celebri originali greci, opere ispirate ai modelli greci dell’età arcaica e classica: figure del tiaso dionisiaco e allegorie rivelano un repertorio di immagini e forme che sono la forza dell’arte romana mentre si instaura un dialogo tra due raccolte sorelle, le sculture del Louvre e quelle del Museo Torlonia, dal punto di vista della storia delle collezioni. La mostra ripercorre la storia della collezione, un tempo esposta al Museo Torlonia, e le caratteristiche peculiari dettate dalle circostanze della sua origine. Composta da marmi rinvenuti nel sottosuolo di Roma, epicentro del potere e della produzione artistica dell’Occidente romano, o dei suoi immediati dintorni, la collezione riunisce sculture che afferiscono all’arte colta, di elevata qualità esecutiva. Scrigno di capolavori della scultura romana, il Museo Torlonia, fondato secondo il principio di una selezione critica e di una disposizione scientifica delle raccolte, conserva l’impronta secolare della vicenda del collezionismo. Le origini della collezione portarono Alessandro Torlonia, nella seconda metà dell’Ottocento, a farne un museo aperto a piccoli gruppi di visitatori. Prendendo le distanze dal collezionismo di vecchia maniera, il museo di Alessandro Torlonia ne rimane profondamene influenzato, frutto dell’incontro di due dinamiche storiche: la passione aristocratica per le antichità, da un lato, e la nascita della disciplina archeologica, dall’altro. Il restauro contemporaneo è un momento di conoscenza in cui si getta una nuova luce sulla storia delle opere. Se in antichità gli interventi miravano a ricreare l’interezza della scultura ricostruendo le parti mancanti o deteriorate, oggi rivestono un valore conoscitivo: per ciascuna opera , viene redatto un libro con le schede di restauro e disegni, che ne raccontano la storia conservativa, accompagnato da una documentazione fotografica e grafica che descriverlo stato di conservazione, le tecniche utilizzate e i materiali costitutivi adottati. La Fondazione Torlonia, nata per volere del principe Alessandro Torlonia è promotrice di una sistematica opera di studio e conservazione della Collezione Torlonia e di Villa Albani Torlonia, “eredità culturale della Famiglia per l’umanità” da tramandare alle generazioni future. Due straordinari complessi artistici destinati, a incontrarsi nel corso della storia, che riflettono alcuni momenti fondamentali della nostra civiltà, della storia del collezionismo, dell’archeologia e del restauro, preservati con cura sotto l’egida della stessa Famiglia. Una costante e scrupolosa attività di conservazione, condotta sotto l’alta sorveglianza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con cui sono stati condivisi i criteri di conduzione dei progetti, che la Fondazione ha proseguito gettando le basi di iniziative in costante evoluzione ed ottenendo importanti risultati: l’apertura dei Laboratori Torlonia per lo studio e il restauro degli oltre seicento marmi Torlonia e l’innovativo programma di conservazione di Villa Albani Torlonia.  L’esposizione è nata da un accordo tra il Ministero della Cultura con la Fondazione Torlonia che ha permesso di riscoprire dopo oltre 50 anni di oblio una ricca selezione delle sculture della Collezione.Un progetto ambizioso inaugurato nella capitale italiana, grazie alla Soprintendenza Speciale di Roma: un impegno congiunto tra pubblico e privato che prosegue oltre i confini nazionali, nella prima tappa estera del tour mondiale. La mostra parigina intende dare la possibilità di ammirare opere straordinarie e di scoprire un lato poco conosciuto dell’arte romana nella storia, offrendo l’opportunità per comprendere come è nata e si è sviluppata una collezione privata di scultura antica e come oggi sia presentata al pubblico. Copyright Fondazione Torlonia Ph Agostino Osio