Sono solo 2 le Cantate destinate alla quinta domenica dopo la Trinità. Dopo la BWV 93, che abbiamo trattato lo scorso anno, seconda è la BWV 88, Siehe, ich will viel Fischer aussenden eseguita la prima volta a Lipsia, il 21 luglio 1726. L’ignoto autore del testo l’ha concepita in 2 parti, quantunque si tratti di una partitura breve, di soli 7 numeri. La citazione iniziale si rifà al profeta Geremia (cap.16 vers.16), in linea con l’argomento evangelico del giorno, la pesca miracolosa di cui parla Luca: “Ecco, io invierò numerosi pescatori, dice il Signore”. Il passo offre la possibilità a Bach di organizzare nella pagina iniziale, 2 scene: una “marina” una di “caccia”, sotto il comune denominatore di un’aria, bipartita, affidata alla voce del basso che incarna la voce del Profeta, in un ritmo iniziale di”Pastorale” 6/8 che diventa, nella seconda parte, un “allegro quasi presto” 4/4. Sostengono queste parti dell’aria 2 figure alternate, o combinate insieme, che vanno a imitare il flusso delle acque (con 2 oboi), mentre la seconda vede l’intervento di 2 corni, che si collega quindi alla citazione della caccia. Di struttura bipartita è anche la seconda aria (nr.3) affidata al tenore, con l’oboe d’amore, dalle movenze di un “minuetto” e giocato sulla contrapposizione della parola “Nein”, espresso all’inizio del primo versetto e di “Ja”, posta all’inizio della seconda sezione dell’aria. Da notare che la voce anticipa la presentazione del ritornello strumentale e che quest’ultimo viene sviluppato, nella parte conclusiva, con l’aggiunta di archi e di un altro oboe d’amore. Il nr.4 è un’aria cantata dal basso, anticipata dalla voce dell’Evangelista (tenore):”Gesù disse a Simone”, alla quale risponde, con l’aria, o meglio un arioso, il basso: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini”, sostenuto dal solo “continuo” nel quale si alternano momenti statici a impennate dinamiche, secondo un taglio bipartito. Segue un duetto (nr.5) tra soprano e contralto, in stile “fugato”, notevole anche per l’inserimento di interventi concertanti strumentali, all’interno del tessuto vocale. Un recitativo “secco”, precede il Corale conclusivo.
Prima Parte
Nr.1 – Aria (Basso)
Ecco, io invierò numerosi pescatori – dice il Signore
– che li pescheranno; quindi invierò numerosi
cacciatori che daranno loro la caccia su ogni monte,
su ogni colle e nelle fessure delle rocce.
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
L’Altissimo può anche fare a meno di noi
e privarci della sua grazia,
se la nostra anima peccatrice si allontana da lui
e ostinatamente
corre verso l’autodistruzione.
Ma cosa farà
il suo spirito paterno?
Si allontanerà da noi con la sua bontà
come noi ci siano allontanati da lui e ci
abbandonerà alla falsità e al rancore dei nemici?
Nr.3 – Aria (Tenore)
No, Dio non si stanca mai
di indicarci il giusto cammino
attraverso la luce della sua grazia.
Sì, se anche dovessimo perderci
e abbandonare la retta via,
lui tornerebbe a cercarci.
Seconda Parte
Nr.4 – Recitativo (Tenore)
Gesù disse a Simone
Aria (Basso)
«Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
Nr.5 – Aria/Duetto (Soprano, Contralto)
Se Dio stesso chiama, allora
abbondanti benedizioni ricadranno
su tutto ciò che facciamo,
malgrado la paura e l’ansia che incombono.
Il talento che ci ha affidato
deve essere restituito con gli interessi;
se non ci limitiamo a sotterrarlo,
Lui ci aiuterà a farlo fruttificare.
Nr. 6 – Recitativo (Soprano)
Cosa può spaventarti lungo il tuo cammino,
o mio cuore, se Dio stesso ti tende la sua mano?
Con questo semplice gesto ogni avversità svanisce
e ti è garantito uno scudo, potente protezione.
Se difficoltà, ansia, invidia, tormenti e falsità
vengono a disturbare e ostacolare ciò che fai,
non permettere a tali avversità di scoraggiarti;
il compito assegnato è alla portata di ciascuno.
Vai sempre avanti con gioia, alla fine vedrai che
ciò che ti ha causato dolore tornerà a tuo vantaggio!
Nr.7 – Corale
Prega e cammina lungo la via di Dio,
compiendo fedelmente il tuo dovere
e confida nella ricca benedizione celeste,
allora sarà rinnovata la sua presenza in te;
chi ripone la sua fiducia in Dio
non sarà mai abbandonato.
Traduzione Emanuele Antonacci