Per la quarta domenica dopo la Trinità il rito luterano prosegue nel sottolineare il concetto della Misericordia divina e del perdono già proposti anche nella Domenica precedente. Ancora una volta si attinge dal Vangelo di Luca, questa volta tratto dal celebre passo delle Beatitudini (Capitolo 6), precisamente dai versetti 36-42:“Siate misericordiosi come è misericordioso {anche} il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato. Date e vi sarà dato; vi sarà versata in seno una buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi». Poi disse loro anche una parabola: «Può un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è da più del maestro; ma ogni discepolo ben preparato sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo? 42Come puoi dire a tuo fratello: “Fratello, lascia che io tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nell’occhio tuo? Ipocrita! Togli prima dall’occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello.
Le Cantate bachiani per questa domenica sono 3. In ordine cronologico la prima è Barmherziges Herze der ewigen Liebe BWV 185 che risale al periodo di Weimar dove venne eseguita la prima volta il 14 luglio 1715 per poi essere ripresa a Lipsia il 10 giugno 1713 con una nuova Cantata, la BWV 24. Il testo della BWV 185 è di Solomo Franck e prevede 2 arie, 2 recitativi e un Corale conclusivo con una parte obbligata di violino sulla prima frase “Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ” musicato da Johann Agricola (1530ca), brano che in qualche modo fa “pendant” con la pagina iniziale un duetto vocale in forma di trio su Corale, che tratta le voci del soprano e del tenore in imitazione canonica su uno spunto melodico che richiama il Corale che troveremo eseguito alla fine, qui affidato all’esecuzione di un oboe, nella versione di Weimar, tromba nella versione di Lipsia. Un recitativo accompagnato precede a prima aria (Nr.3) affidata al contralto, un “adagio” con oboe concertante e caratterizzata da ampi vocalizzi. La seconda aria (Nr.5) cantata dal Basso, con il “Continuo” concertante, nella versione di Lipsia fu integrata da una parte per archi.
Nr.1 – Aria/Duetto (Soprano, Tenore)
Misericordioso cuore di amore eterno,
il mio cuore tocca, intenerisci;
allora praticherò la misericordia e la bontà,
o fiamma d’amore, forgia tutto il mio essere!
Nr. 2 – Recitativo (Contralto)
O cuori, che vi siete
trasformati in pietre e rocce,
scioglietevi e ammorbiditevi
poiché il Salvatore vi insegna
a praticare sempre la compassione
e finchè sarete sulla terra
cercate di essere come il Padre!
Ah! Non sottoporti al giudizio
dell’Altissimo avendo tu giudicato,
o la sua collera ti distruggerà.
Perdona, così sarai anche tu perdonato;
dona, dona in questa vita;
deposita un capitale,
così un giorno
Dio te lo restituirà con abbondanti interessi;
poiché come misurate, così sarete misurati.
Nr.3 – Aria (Contralto)
Impegnati in questo tempo,
anima, a seminare generosamente,
così potrai godere del raccolto
nella fertile eternità,
dove chi ha gettato buoni semi
raccoglierà con gioia.
Nr.4 – Recitativo (Basso)
L’amor proprio si compiace di se stesso!
Cerca prima
di togliere la trave dal tuo occhio,
dopo potrai preoccuparti della pagliuzza
in quello del tuo prossimo.
Sebbene il tuo prossimo non sia perfetto,
ricorda che anche tu non sei un angelo,
correggi i tuoi difetti!
Come può un cieco guidarne un altro
sulla strada giusta e sicura?
Non cadranno, per loro disgrazia,
tutti e due in una buca?
Nr.5 – Aria (Basso)
Questa è l’arte del cristiano:
conoscere se stessi e Dio,
bruciare di vero amore
senza giudizi inopportuni,
senza condannare le azioni altrui,
senza dimenticare di trattare
il prossimo con generosità: allora avremo
la benevolenza di Dio e degli uomini,
questa è l’arte del cristiano.
Nr.6 – Corale
Ti invoco, Signore Gesù Cristo,
ti prego, ascolta la mia supplica,
assicurami la tua grazia in quest’ora,
non farmi scoraggiare;
Signore, cerco il giusto cammino
che tu saprai indicarmi,
per vivere per te,
per essere utile al mio prossimo,
per custodire la tua parola.
Traduzione Emanuele Antonacci