Inés Moreno Uncilla: “300 Years of Spanish Hapsichord Music”

Antonio De Cabezón  (1510–1566): Diferencias sobre el Canto del Cavallero; Luys Venegas De Henestrosa (1510–1570): Cinco diferencias sobre Las Vacas; Francisco Correa De Arauxo (1584–1654): Segundo tiento de Quarto Tono por elami, a modo de canción; Sebastián Aguilera De Heredia  (1561–1627): Obra de 8° tono alto. Ensalada; Juan Cabanilles (1644–1712): Gallardas I; Domenico Scarlatti (1685–1757): Sonata en Do menor K. 56,  Sonata en Re menor K. 213; Antonio Soler (1729–1783); Sonata no 48 en Modo Dórico; Sebastián De Albero (1722–1756): Recercata Prima; Fuga Prima; Sonata Prima; Juan Sessé Balaguer (1736–1801): Fuga II; Joaquín Beltrán (1736–1802): Fuga no 2; Pieza contrapuntística no 6; Basilio De Sessé (1756–1816): Intento no 6; Mateo Antonio Pérez De Albéniz (1755–1831): Sonata en Re.
Inés Moreno Uncilla (clavicembalo). Registrazione: 30 aprile- 3 maggio 2021, Waldenburg, Svizzera. T. Time: 69′ 37″. 1 CD Ars Produktion LC06900

Un metaforico viaggio nella produzione clavicembalistica spagnola che copre un arco di tempo di ben tre secoli dal momento che va dal Cinquecento all’Ottocento costituisce il motivo conduttore di un’interessantissima proposta discografica dell’etichetta Ars Produktion. Questo viaggio, il cui
punto di partenza è costituito da un brano, Diferencias sobre el Canto del Cavaller, di Antonio De Cabezón, uno dei più grandi se non il più grande compositore per strumenti a tastiera del Cinquecento, presenta delle tappe più o meno note, dal momento che è possibile ascoltare, insieme a due sonate di Domenico Scarlatti, che visse alla corte dei re di Spagna, e alla Sonata no 48 en Modo Dórico di Antonio Soler, lavori di autori poco conosciuti, come Luys Venegas De Henestrosa  (1510–1570), Francisco Correa De Arauxo, Sebastián Aguilera De Heredia, Juan Cabanilles, Sebastián De Albero, Juan Sessé Balaguer, Joaquín Beltrán, Basilio De Sessé e Mateo Antonio Pérez De Albéniz. A condurre l’ascoltatore in questo metaforico viaggio è la clavicembalista madrilena Inés Moreno Uncilla che si è avvalsa di tre clavicembali diversi scelti in base all’epoca dei brani in programma. In particolare per le composizioni cinquecentesche si è servita di una copia di un clavicembalo italiano del Cinquecento a un manuale con ottava corta e tasti spezzati, realizzato da Matthias Griewisch nel 2016 e accordato secondo il temperamento mesotonico in voga nel XVI sec., mentre i lavori di Scarlatti e Soler sono stati da lei eseguiti su una copia di un Grimaldi del 1697, opera di Tony Chinnery (1987). Infine le composizioni più tarde sono eseguite su una copia di un Blanchet del 1730 a due manuali, costruita da William Dowd nel 1976. Dotata di un solido senso dello stile e di un’ottima conoscenza della prassi esecutiva dell’epoca, la clavicembalista spagnola, in questo suo primo album, mostra di trovarsi particolarmente a suo agio in questo repertorio, che le permette di coniugare la sua anima spagnola con la sua passione per la musica antica ascoltata sin da bambina in famiglia, e così regala al suo virtuale pubblico un’ora di piacevole ascolto durante la quale viene restituita una piccola sintesi della storia della musica spagnola per clavicembalo.