Ludwig van Beethoven (1770-1827): “9th Symphony Op.125”. Transcription for violin and piano by Hans Sitt (1850 -1922)

Ludwig van Beethoven (1770-1827): 9th Symphony Op.125. Transcription for violin and piano by Hans Sitt (Prague 1850 – Wien 1922). Mauro Loguercio (Violino). Emanuela Piemonti (Pianoforte). Registrazione: 3-15 giugno 2022 presso la Fazioli Concert Hall, Sacile, Italy. T. Time: 63′ 50″. 1 CD Brilliant Classic 97611
Chi tra i violinisti non conosce Hans Sitt alzi la mano! Hans Sitt è, infatti, noto ai violinisti per i suoi studi di tecnica nei quali tutti i giovani studenti di violino si sono imbattuti. Pochi sanno, però, che, oltre ad essere stato un grande violinista e un famoso didatta, Sitt fu un compositore che non si dedicò solo al suo strumento, come la maggior parte dei virtuosi, ma compose  anche per orchestra dimostrando di padroneggiare con maestria grandi masse. In questa proposta discografica ci viene presentato nella veste di trascrittore per un ensemble piuttosto insolito costituito dal violino e dal pianoforte, soprattutto se ad essere riscritte per questo organico sono partiture orchestrali come le sinfonie. Eppure Sitt ha trascritto le nove sinfonie di Beethoven, due di Haydn, una di Mozart, due di Schubert (l’Incompiuta e la Nona), due di Mendelssohn e una di Schumann riuscendo in un’impresa non semplice, il cui risultato non è sicuramente inferiore a quello di trascrizioni per pianoforte a 4 mani o per due pianoforti di grandi compositori tra cui Liszt, alle quali siamo abituati. La Nona, con il suo organico che nell’ultimo movimento prevede la presenza di un coro e quattro solisti, avrebbe potuto costituire un’impresa ardua, quasi impossibile. Nonostante ciò, Sitt realizza una trascrizione nella quale i due strumenti si integrano senza incorrere nel rischio che il pianoforte svolga la semplice funzione di accompagnamento del violino. Nella sua trascrizione la Nona sinfonia di Beethoven assume veramente una veste nuova grazie a una sapiente distribuzione delle parti tra i due strumenti. Ne è un esempio il recitativo del quarto movimento che, affidato al basso nella versione originale, passa al violino, indipendentemente dall’ottava per creare una varietà di colori con l’incipit del movimento dove alcuni suoi frammenti sono affidati al pianoforte. Del resto vi sono ancora alcuni passi in cui il pianoforte espone il tema mentre il violino lo fiorisce. Eccellente l’esecuzione da parte della pianista Emanuela Piemonti e del violinista Mauro Loguercio, artisti dalla solida tecnica e professionalità, che regalano con questa proposta discografica momenti di piacevole ascolto.