Le Cantate di Johann Sebastian Bach: Martedì di Pentecoste

Sono solo due le Cantate che ci sono pervenute per questo terzo giorno del triduo pentecostale celebrato dalla Chiesa Luterana. Dopo La Cantata BWV 184
segue Er rufet seinen Schafen mit Namen BWV 175 eseguita la prima volta a Lipsia il 22 maggio 1725, concepita negli stessi giorni della Cantata BWV 68 per il Lunedì di Pentecoste e come questa è solo in parte originale: l’aria nr.2, affidata al contralto, è un ampiamento di una precedente aria scritta per una Serenata profana scritta nel 1722 in onore del Principe Leopold di Anhalt-Kothen, così come la nr.6 è con tutta probabilità frutto di una elaborazione su un brano preesistente. Il testo di Marianne von Ziegler  (1695-1760) è ispirato dal Vangelo di Giovanni (cap.10, vers.3 e 6):” Egli chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori..” e “.. ma essi non capirono che cosa significava ciò che diceva loro”. Due passi espressi da Bach nella forma di recitativo. Il primo, che apre la Cantata (Nr1) cantato dal tenore, con l’accompagnamento di 3 flauti dolci, in linea con l’ambientazione “pastorale” del Vangelo. Il secondo recitativo (Nr.5), cantato dal contralto e dal basso, è inizialmente “secco” poi è completato da un intervento degli archi nel momento in cui si esprime un monito a doversi avvedere al potere salvifico della Parola. Il tono “agreste” è presente anche nella prima aria (Nr.2) cantata dal contralto che si avvale delle sonorità dei flauti. Originale l’aria nr.6 cantata dal basso e che presenta l’unico caso di un brano con 2 trombe concertanti e continuo. La voce svetta e annuncia il trionfo sulla morte e sulla forza del male. Nella sezione centrale dell’aria, quando le trombe tacciono la voce annuncia trionfante che a  tutti i cristiani saranno concesse grazia, soddisfazione e vita piena.
Nr.1 – Recitativo (Tenore)
Egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori
Nr.2 – Aria (Contralto)
Vieni, guidami,
Il mio spirito anela
A un verde pascolo!
Il mio cuore langue,
Geme notte e giorno,
Mio pastore, mia gioia.
Nr.3 – Recitativo (Tenore)
Dove ti troverò?
Ah, dove sei nascosto?
Oh! Mostrati a me senza indugio!
Io anelo a te.
Sorgi, mattino tanto atteso!
Nr.4 – Aria (Tenore)
Mi sembra di vederti arrivare,
Tu entri dalla porta giusta.
Vieni accolto con fede
E devi essere il vero pastore.
Io conosco la tua amata voce,
Così piena di amore e di gentilezza,
Che il mio animo va in collera,
Con chi dubita che tu sei il salvatore.
Nr.5 – Recitativo (Tenore e Contralto)
Contralto
Ma essi non capirono che cosa significava
ciò che diceva loro.
Basso
Oh sì! Spesso noi umani siamo come i sordi:
Quando la nostra ragione accecata
Non sa comprendere quel che lui ha detto.
Oh! Stolta, fai attenzione, quando Gesù ti parla,
Perchè lo fa per la tua salvezza.
Nr.6 – Aria (Basso)
Apritevi tutt’e due, orecchie,
Gesù vi ha assicurato
Che ha vinto il demonio e la morte.
Grazia, pienezza, vita in abbondanza
Donerà a tutti i cristiani,
A chi lo seguirà, e porterà la sua croce.
Nr.7 Corale
Ora, caro spirito, ti seguo;
Aiutami a cercare sempre più
Una nuova vita conforme alla tua parola,
Che tu mi donerai per tua grazia.
La tua parola è come la stella del mattino,
Che riluce splendida vicino e lontano.
E così, a coloro che mi insegnano diversamente,
In eternità, mio Dio, io non presterò ascolto.
Alleluia, alleluia!
Traduzione Alberto Lazzari