Dopo la Cantata BWV 166 che abbiamo trattato lo scorso anno, la seconda e ultima Cantata bachiana giunta a noi per la e ultima giunta a Sono due le Cantate giunte a noi per la quarta domenica dopo la Pasqua è Es ist euch gut, daß ich hingehe BWV 108, eseguita la prima volta a Lipsia il 29 aprile 1725. Come la precedente, anche questa partitura trae ispirazione da un passo del Vangelo di Giovanni (cap.16 vers. 5-15):”Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: Dove vai? Anzi, perché vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ora io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me; quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà del mio e ve l’annunzierà.“
La realizzazione musicale avviene secondo un modulo stilistico riconducibile all’aria bipartita (Nr.1) con oboe d’amore concertante e cantata dal basso che, come nella BWV 166, impersona il Cristo. Una bellissima aria dalla cantabilità solenne e ben articolata, impreziosita da ampie volute melismatiche dell’oboe. Segue un’altra aria bipartita del tenore (Nr.2), con violino solista. Un breve recitativo del tenore (Nr.3) porta al coro centrale (Nr.4) che prende ancora spunto dal Vangelo di Giovanni e realizzato nello stile di Mottetto “fugato” con gli strumenti in raddoppio delle voci. La struttura è tripartita, in cui l’ultima parte è una ripresa musicale della prima, anche se il testo è diverso. Un procedimento che intende richiamare un’unità concettuale le due proposizione, l’annuncio del nuovo ordine scaturito dalla morte e risurrezione di Gesù che traspare dall’espressione finale: “ma tutto quello che ascolterà, ve lo dirà; e vi annuncerà le cose future” che è la conseguenza della parte iniziale “Ma quando Lui, lo Spirito di verità, verrà, vi guiderà alla verità tutta intera.” Un’ultima aria (Nr.5) cantata dal contralto con gli archi e sempre bipartita sigla il processo di unità formale di questa partitura.
Nr.1 – Aria (Basso)
È bene che io me ne vada;
se non me ne andassi,
non verrebbe il Consolatore.
Ma quando me ne sarò andato,
lo invierò a voi.
Nr.2 – Aria (Tenore)
Non ho alcun dubbio
quando ascolto la tua voce, Signore.
Anche se te ne vai, so che
potrai consolarmi,
poiché con la schiera dei salvati
giungerò al Porto sperato.
Nr.3 – Recitativo (Tenore)
Il tuo Spirito mi guiderà
affinchè segua il giusto cammino;
se la tua Ascensione è per il bene,
dico tra me e me:
ah, non è più qui?
Nr.4 – Coro
Ma quando Lui, lo Spirito di verità,
verrà, vi guiderà alla verità tutta intera.
Egli non parlerà da sè stesso,ma tutto quello che ascolterà,
ve lo dirà;e vi annuncerà le cose future.
N.5 – Aria (Contralto)
Il mio cuore attende da te
ah, ciò che mi hai accordato.
Proteggimi e benedicimi,
guidami sul tuo cammino,
così che nell’eternità
possa contemplare la tua gloria!
Nr.6 – Corale
Il tuo Spirito, che Dio manda dal Cielo,
giuda tutti coloro che ti amano
su cammini sicuri.
Egli indirizza e conduce i nostri passi,
cosi che non possiamo andare
se non dove troviamo le sue benedizioni.
Traduzione Emanuele Antonacci