Il primo appuntamento è affidato ai giovani talenti più brillanti del panorama sinfonico italiano: il 5 e il 6 aprile solisti del crepuscolare Doppio concerto per violino, violoncello e orchestra saranno Giovanni Andrea Zanon e Luca Giovannini col giovanissimo direttore Diego Ceretta al debutto con l’Orchestra di Fondazione Arena. In programma anche la Prima sinfonia in do minore, opera che consacrò Brahms al grande pubblico come erede di Beethoven, tanto da essere chiamata “la Decima”.
Nel secondo appuntamento, il 12 e il 13 aprile, è la volta della Seconda sinfonia in Re maggiore, che evoca luci e ombre della natura, tra impetuosità e idillio quasi pastorale. A dirigere l’Orchestra areniana sarà per la prima volta lo svizzero Christoph-Mathias Mueller, nella sinfonia e nello spettacolare Concerto per violino e orchestra, in cui solista sarà uno dei violinisti più acclamati al mondo degli ultimi quarant’anni: Frank Peter Zimmermann.
Il 3 e il 4 maggio si prosegue con la potente e personalissima Terza sinfonia in Fa maggiore, che contiene il brano forse più celebre di tutta la produzione brahmsiana per grande organico. Sul podio dell’Orchestra di Fondazione Arena tornerà Franz Schottky, che accompagnerà anche l’indimenticabile Secondo concerto per pianoforte e orchestra, vertice del genere, godibilissimo per il pubblico ma di estrema difficoltà esecutiva per il solista: il quale sarà un interprete d’eccezione, il pianista Pietro De Maria.
A chiudere il ciclo è l’ultima sinfonia del maestro di Amburgo, accostata al suo primo grande brano concertistico: il 10 e il 11 maggio, il maestro Eckehard Stier, dopo il successo dell’inaugurazione sinfonica 2023, tornerà a dirigere l’Orchestra di Fondazione Arena nella Quarta sinfonia in mi minore, capolavoro in cui l’esperienza di una vita si tinge della poesia dell’autunno. A completare il programma, il titanico Primo concerto per pianoforte e orchestra, che avrà come solista l’acclamata Lilya Zilberstein.