Roma, Arimondi Circle: “Azzurra Primavera” 100 ritratti oltre l’immagine

Roma, Arimondi Circle
Via Arimondi 3

AZZURRA PRIMAVERA: 100 RITRATTI OLTRE L’IMMAGINE
In una Roma vibrante al ritmo dei primi anni di Madonna, Azzurra Primavera si avventura nel mondo della fotografia. Ancora adolescente, affascinata da MTV e “Beautiful”, cattura i volti dei divi del soap opera con la sua macchina fotografica davanti all’Hotel Excelsior. Le sue prime fotografie, rivendute ai compagni di scuola, non tardano a guadagnarsi l’attenzione e la pubblicazione su popolari riviste settimanali. L’intraprendenza la porta anche negli studi Dear di Roma, dove, grazie alla tenacia che colpisce Pippo Baudo, riesce ad accedere e a fotografare dietro le quinte. Dopo un breve flirt con gli studi in scienze politiche, interrotto da un “attacco di appendicite”, Azzurra Primavera sceglie definitivamente il percorso della fotografia. I suoi esordi professionali la vedono immersa nel teatro romano, dove ha l’occasione di ritrarre figure leggendarie come Giorgio Albertazzi e Gigi Proietti, consolidando così la sua vocazione per il ritratto nello spettacolo, ambito in cui diventa presto un punto di riferimento per agenti e produttori. Il suo lavoro, che abbraccia il cinema e il teatro, si guadagna le pagine delle principali testate nazionali e internazionali, mentre Primavera prosegue la sua esplorazione artistica focalizzandosi sugli emarginati e i dietro le quinte teatrali. Riconosciuta per il suo contributo al mondo della fotografia, viene scelta come giurata per il prestigioso premio Canon nel 2013, insieme a nomi del calibro di Giovanni Gastel e Adriano Brusaferri. Con una vita scandita da continui salti da un set all’altro, incontri con giovani talenti, un amore per la Pop Art, lo street food e le feste, Azzurra Primavera incarna lo spirito di una fotografa sempre in movimento, con una particolare predilezione per l’energia pulsante di New York. L’ Arimondi Circle di Roma ha avuto l’onore di presentare la prima mostra individuale dedicata alla fotografa italiana contemporanea Azzurra Primavera. Curata con maestria da Cesare Biasini Selvaggi e Barbara Santoro, l’esposizione ha offerto un’affascinante retrospezione sull’itinerario umano e professionale della Primavera, mettendo in luce oltre cento delle sue opere, tra cui numerosi inediti che hanno rivelato nuove dimensioni del suo sguardo artistico. La rassegna, vivacemente promossa da Luisa Melara, presidente di Arimondi Circle, ha delineato con chiarezza il profilo di Azzurra Primavera come creatrice di immagini profondamente umane e libere, dotate di un marcato senso sociale. Attraverso i suoi scatti, l’artista ha sempre esplorato tematiche di grande attualità, come la condizione degli emarginati e la lotta per i diritti civili, tematiche che hanno trovato nuova conferma e visibilità attraverso la scoperta dei suoi lavori inediti. L’itinerario espositivo si è articolato in cinque sezioni cronologiche, ripercorrendo l’evoluzione artistica di Primavera. L’avventura ha preso avvio negli anni ’90 con “Un anno in camerino”, una serie di ritratti intimi realizzati nei dietro le quinte dei più celebri teatri romani. Questi scatti inediti hanno immortalato momenti di genuina spontaneità, come se l’obiettivo di Primavera fosse capace di rendere invisibile la sua presenza. La mostra ha proseguito con “ROM/mania”, un progetto che ha raccontato storie di vita e comunità attraverso il linguaggio fotografico, andando oltre la superficie delle immagini per toccare l’essenza delle persone ritratte. Questi lavori sono emersi da un’interazione spontanea e umanamente ricca con la comunità rom del quartiere Monte Sacro, dove Primavera vive e lavora.
Altro momento saliente è stato la documentazione del World Pride del 2000 a Roma, evento che ha visto Primavera catturare l’energia e lo spirito di una manifestazione memorabile per i diritti LGBT, affiancata dalla storica amica e attivista Imma Battaglia. La sezione “Wanted” ha poi messo in evidenza i ritratti che hanno segnato gli ultimi vent’anni della fotografia italiana di spettacolo, con opere che hanno decorato le copertine di prestigiosi magazine e pubblicazioni nazionali e internazionali. Infine, la mostra ha offerto un’anteprima di “L’attesa”, l’ultimo ciclo di lavori di Primavera incentrato sui momenti di intima concentrazione che precedono l’entrata in scena degli attori, esplorando così una nuova dimensione del suo linguaggio visivo. Gli scatti di Azzurra Primavera sono un’esplorazione profonda dell’animo umano, in cui le fotografie assumono una vita propria, scrutando lo spettatore con occhi penetranti e vigili. In questa dinamica straordinaria, il soggetto raffigurato diventa il narratore della propria vicenda, donando alle opere un’energia unica e coinvolgente. Le sue fotografie rappresentano un’immersione profonda nell’intimo dell’essere umano, in cui le immagini prendono vita propria, osservando lo spettatore con occhi vigili e penetranti. In questo dinamismo straordinario, il soggetto ritratto si rivela come il narratore della propria storia, conferendo alle opere un’energia unica e coinvolgente. La purezza delle sue fotografie è evidente, prive di qualsiasi artificio. Nessun dettaglio è trascurato ed ogni elemento è pregnante di significato, emanazione di un’immagine già presente nella mente del fotografo, pronta a prendere forma grazie al contesto, al soggetto e al momento preciso del suo processo creativo. Tuttavia, al di là della superficie delle sue opere, traspare un’intimità toccante e autentica, carica di insicurezza e fragilità umana. Questa comprensione emotiva permea ogni scatto, ammorbidendo e rendendo più accettabili le imperfezioni del momento. È un abbraccio consolatorio, una rassicurazione silenziosa che avvolge lo spettatore, invitandolo a immergersi completamente nell’esperienza visiva ed emotiva senza timore alcuno. La scelta poi di strutturare la mostra  all’interno di uno spazio domestico aumenta la percezione circolare di chi si espone e narra nello scatto un parte di sé. Lo sanno bene i curatori, che non a caso hanno saputo amplificarne l’effetto anche attraverso impattanti proiezioni. La mostra esplora in modo approfondito la vasta gamma di approcci adottati dall’artista nei confronti dei soggetti che ritrae, spaziando dalla documentazione sociale alla comunicazione politica. È un percorso che rivela la sua maestria nell’utilizzare la metonimia più della metafora e del simbolo, evidenziando la sua capacità, ancora oggi commovente, di narrare il reale. Tra lievi sfocature e una precisa focalizzazione sul “cuore” del soggetto, l’artista riesce a comunicare con una forza scalciante. Questa esposizione è un’opportunità imperdibile per immergersi nelle opere di un talento così eclettico ed attuale. Photocredit@AzzurraPrimavera