Amanda Forsythe: Heavenly Bach. Arias & Cantatas of J. S. Bach.

Johan Sebastian Bach: Cantata BWV 51 “Jauchzet Gott in allen Landen!”; “Zerfliesse, mein Herze” (“Johannes-Passion” BWV 245); Cantata BWV 202 “Weichet nur, betrübte Schatten”, “Ich folge dir gleichfalls” (“Johannes-Passion” BWV 245). Amanda Forsythe (soprano), Apollo’s fire The Cleveland Baroque Orchestra, Jeannette Sorrell (direttore). Registrazione: nm. 1-5 First Baptist Church, Shaker Heights, Ohio 23-26 aprile 2021; nn. 6 e 16 St. Paul’s Church, Cleveland Heights, Ohio 5-7 marzo 2016; nn. 7-15 St. Paul’s Church, Cleveland Heights, Ohio 9-12 febbraio 2018. 1 CD AVIE AV2547
Il soprano statunitense Amanda Forsythe è nota al pubblico italiano soprattutto per le sue apparizioni al ROF nei primi anni 2000 per poi comparire sempre più raramente sui nostri palcoscenici a seguito di una carriera svolta principalmente in patria o al più nei paesi anglosassoni. Arriva ora questo nuovo CD dedicato a due cantate per soprano di Bach, brani molto celebri e in cui il rischio di una nuova incisione era non poco. Il risultato complessivo però pur senza imprimersi nella storia esecutiva del compositore tedesco risulta nel complesso decisamente godibile. Un buon contributo alla riuscita generale contribuite la prova molto convincente dell’Apollo’s fire, l’orchestra barocca di Cleveland diretta da Jeannette Sorrell che affronta le partiture con rigore filologico, colori nitidi e ben definiti – decisamente apprezzabili le prove degli strumenti solisti – e una ritmica ricca e brillante ma non eccessiva, con un apprezzabile gusto per la cantabilità che evita gli eccessi di un certo gusto alla moda. I brani non sono frutto di un’unica registrazione ma montaggio di diverse sezioni datate tra il 2016 e il 2021.

La cantata BWV 51 è una composizione breve e di incerta destinazione – il testo manca di qualunque riferimento liturgico preciso – composto verosimilmente nel 1730 e caratterizzato da una scrittura brillante e virtuosistica con l’aria introduttiva “Jauchzet Gott in allen Landen!” in cui il soprano è chiamato a un’autentica gara di bravura con la tromba solistica. La Forsythe mostra la sua solidissima formazione da belcantista salendo con facilità al Do acuto previsto nell’aria sopracitata. La voce è poco personale ma comunque piacevole e anche nei passaggi più impervi mostra un’assoluta facilità di canto che gli permette di dominare senza alcune difficoltà tutte le difficoltà. La Forsythe è affiancata per l’occasione dalla tromba solista di Steven Marquardt. Dopo un’aria più distesa come “Höchster, mache deine Güte” la cantata è chiusa da una nuova esplosione virtuosistica nell’”Allelujah” conclusivo anch’esso coronato da una salita al Do acuto.
La seconda cantata è la più ampia e strutturata BWV 202 nota anche come “Cantata nuziale” composta nel 1723 anche se non si conosce esattamente l’occasione della composizione. La cantata è organizzata in tre arie soliste precedute da recitativi e ciascuna con strumento concertante obbligato – nell’ordine continuo, violino e oboe. Rispetto alla cantata precedente il carattere della vocalità è meno virtuosistico e più rivolto a un canto più lirico e disteso. Il brano permette alla Forsythe di mostrare una qualità di canto che va oltre al virtuosismo mostrando sensibilità espressiva e una grande eleganza nel porgere unita a una dolcezza espressiva che riesce ad evitare di risultare manierata. Questo vale sia per “Wenn die Frühlingslüfte streichen” di radioso lirismo in cui la voce duetta con il violino solista sia in “Sich üben im Lieben” con i suoi sentori popolari e i ritmi da danza paesana resi con estrema eleganza dall’accompagnamento leggero e pulsante dell’orchestra. Ritmi festosi e danzanti si ritrovano anche nella conclusiva “Sehet in Zufriedenheit” dove però le forme sono quelle aristocratiche della gavotta.

Il programma – comunque molto corto, poco più di quaranta minuti di musica – è completato da due arie tratte della Passioni. La prima – è posta da elemento di divisione tra le due cantate – è “Zerfliesse, mein Herze “ dalla “Johannes-Passion” BWV 245. Si tratta del brano più solenne del programma, quello più intriso di spiritualità sacra, la Forsythe canta bene anche se la voce manca un po’ di corpo e chi pare più naturalmente portata ai brani più brillanti o di taglio elegiaco. Caratteristiche ritroviamo nell’altro brano scelto “Ich folge dir gleichfalls” posta a chiusura del programma con il suo carattere gioioso.