Verona, Teatro Nuovo, Rassegna “Il Grande Teatro” 2023/24
“PERFETTI SCONOSCIUTI”
di Paolo Genovese
Con: Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina, Valeria Solarino
Regia Paolo Genovese
Scene Luigi Ferrigno
Costumi Grazia Materia
Luci Fabrizio Lucci
Produzione Nuovo Teatro, Teatro della Toscana, Lotus Production
Verona, 23 gennaio 2023
“Perfetti sconosciuti”, il film diretto da Paolo Genovese nel 2016, è noto che è stato vincitore al botteghino e premiato con due David di Donatello, tre Nastri d’argento, tre Ciak d’oro, il premio Flaiano 2016 e altri riconoscimenti. Paolo Genovese riprende il soggetto e lo propone sul palcoscenico firmando la sua prima regia teatrale. Questa affascinante esplorazione dell’animo umano attraverso il prisma delle relazioni e della tecnologia si svolge in un’unica notte durante una cena tra amici, durante la quale viene innescato un gioco inaspettato e sconvolgente: ognuno di loro è tenuto a mettere il proprio cellulare al centro del tavolo e rendere pubbliche tutte le chiamate e i messaggi ricevuti durante la serata. Ciò che inizia come un semplice gioco si trasforma rapidamente in un viaggio emotivo, rivelando segreti, tradimenti e bugie che cambieranno le dinamiche del gruppo. «Mentre nel cinema – dice Genovese – prendi per mano il pubblico e lo conduci dove vuoi, lo porti a vedere i dettagli che hai deciso di mostrare, il teatro è un unicum, è come se girassimo una sola scena di un’ora e mezza, perché lo sguardo del pubblico è libero di spostarsi in un ambiente dove ha tutto a disposizione. Il progetto è stato ambizioso ma anche entusiasmante. Ci tenevo a vedere come attori con caratteristiche diverse da quelli dei protagonisti del film lo avrebbero interpretato portando ciascuno le proprie esperienze e il proprio vissuto. Ho voluto scrivere un testo nuovo per il teatro. Una volta finito il film, non è più tuo mentre su uno spettacolo teatrale puoi lavorare tutte le sere ed è una sensazione bellissima». La trasposizione teatrale si presenta con fascino cinematografico a partire dalla scenografia di Luigi Ferrigno: un soggiorno con vista zona cucina dove i piatti vengono veramente preparati consentendo al pubblico di entrare nelle vicende dei sette protagonisti che emergonono quanto mai complessi e sfaccettati, ognuno con le proprie debolezze, ipocrisie, paure e segreti. Genovese riesce magistralmente a sviluppare le personalità dei protagonisti, mettendo in luce la fragilità umana e la difficoltà di mantenere autenticità nelle relazioni. Il cast, quanto mai affiatato, offre interpretazioni brillanti, dando vita a personaggi realistici e coinvolgenti. Ci si rende perfettamente conto che, dal 2016 al 2024 il tema è ancora molto attuale e rilevante: il ruolo della tecnologia nelle relazioni umane, anche se, fortunatamente, si ha anche l’impressione che si fatto qualche passo in avanti, sul piano sociale, soprattutto sulla visione dell’omosessualità, tema che trattato in questo lavoro. Purtroppo il cellulare è però diventato per forzare i rapporti personali e non attraverso il mondo dei “social”.Aldilà di questa considerazione, sicuramente Genovese ha saputo costruire una piece teatralmente efficace, che sa catturare il pubblico, che può anche riflettere, ma anche divertirsi, sul proprio rapporto con la tecnologia e sulle conseguenze delle azioni online, in questo caso nella sfera del privato. La platea del Nuovo ci è parsa quanto mai coinvolta e, alla fine ha quindi decretato un successo pieno e convinto a tutti i bravissimi interpreti. A Verona si replica fino al 27 gennaio. Qui le successive date. Foto Salvatore Pastore