Roma, Museo Storico della Fanteria: “Andy Wharol. Universo Warhol”

Museo Storico della Fanteria di Roma
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9 – Roma
ANDY WARHOL. UNIVERSO WARHOL
Curata da Achille Bonito Oliva
con una sezione musicale a cura di Red Ronnie
coordinamento artistico di Vincenzo Sanfo
Dal 21 Ottobre 2023 – 17 Marzo 2024

«Non pensare di fare arte, falla e basta. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, se gli piace o gli faccia schifo. Intanto mentre gli altri sono lì a decidere tu fai ancora più arte». (Andy Warhol)
Andy Warhol emerge come una delle figure più intriganti e versatili che la storia abbia mai consegnato al mondo dell’arte. La sua psicologia complessa si manifesta attraverso un’apparente assenza di una soggettività chiaramente definibile, un enigma che contribuisce a rendere ancora più affascinante la sua figura. Ciò che rende questa mancanza di soggettività così unica è la sua inconcludenza apparente, un’elusività che, tuttavia, trova una spiegazione nella connessione intrinseca di Warhol con il suo tempo. Come pochi altri artisti nella storia dell’arte occidentale, tra cui Fidia e Raffaello, Warhol si erge come l’artista intrinsecamente intrecciato alla contemporaneità. Questa caratteristica distintiva, da non confondere con un’approvazione universale della sua opera, eleva Warhol al ruolo di creatore artistico più vibrante, controverso, sensuale ed emblematico della sua epoca. La sua capacità di catturare l’energia pulsante del suo tempo si traduce in opere che non solo riflettono la società circostante, ma che la plasmano attivamente, diventando una parte integrante del tessuto culturale e artistico dell’epoca. In un panorama sociale spesso caratterizzato da conformismo o ribellione radicale, Warhol si distingue come un’icona dell’innovazione, sfidando le convenzioni con la sua estetica unica e il suo approccio alla creazione artistica. La sua eredità controversa e intramontabile è testimone di un genio che, sebbene possa apparire enigmatico e privo di una chiara soggettività, è, in realtà, il riflesso più nitido e audace del suo tempo.  L’arte di Warhol diviene intrigante grazie alla fusione di narrazione, stile e creatività unica. Le sue rappresentazioni si concentrano sull’America avvolta nel fervore filosofico del consumismo. Warhol crea opere totalmente integrate in questo mondo, concepite per essere consumate come prodotti.  Il padre del pop abbraccia il sentimento borghese dell’epoca, reinterpretandolo con genialità anziché copiarlo. La sua narrativa è una raffinata armonizzazione dei fondamenti estetici della moda del tempo. Warhol, nel suo alternarsi tra creatività e mimesi, sfugge a una dimensione privata o intima.  Curata da Achille Bonito Oliva, con una sezione musicale a cura di Red Ronnie e il coordinamento artistico di Vincenzo Sanfo, la rassegna presenta a Roma, dal 21 ottobre al marzo 2024, ben duecentocinquanta opere del “re” della Pop Art. Inserita nelle iniziative di Difesa Servizi, l’esposizione mira a promuovere e valorizzare il ricco patrimonio museale militare. Non solo tramite procedure ad evidenza pubblica, ma anche attraverso mostre, concerti, dibattiti e presentazioni di libri. Questa è la prima mostra a Roma in uno dei 15 musei militari gestiti direttamente dalle Forze Armate, e vanta la partecipazione di un artista di tale calibro. La fusione del contesto militare, rappresentato dal Museo della Fanteria che ospita l’esposizione, con l’immagine di un artista così eccentrico e opere che si discostano dalle rigide leggi della disciplina, spesso morale, costituisce il fulcro affascinante di questa mostra. L’ingresso austero del museo, caratterizzato da una formalità e simmetria sfacciatamente istituzionali, si trasforma internamente in un’esposizione che esplode con una forza persino giocosa. La mostra si sviluppa attraverso cinque stanze e alcuni corridoi, offrendo una completa esplorazione delle molteplici sfaccettature del talento poliedrico di Warhol e si distinguono per un’accoglienza impattante, dove le opere sono disposte con una logica impeccabile, senza trascurare l’eccentrica bellezza e un senso di straordinaria sorpresa visiva. L’illuminazione, attentamente calibrata, conferisce una tridimensionalità sorprendente sia agli elementi illuminati che allo spazio espositivo nel suo complesso. Tale cura nella gestione della luce non solo valorizza ogni singolo pezzo, ma regala al contesto una forza e un impatto notevoli, rendendo l’esperienza per il pubblico non solo interessante, ma anche coinvolgente. La decisione di limitare le informazioni o didascalie su ogni singola opera è intenzionale: l’attenzione è focalizzata sull’impatto e sulla trasformazione dell’oggetto, dal comune all’archetipico, che costituisce la chiave di lettura più profonda. Questo approccio mira a suscitare uno stimolo potente, invitando il visitatore a una riflessione personale senza sovraccaricarlo di dettagli. Le immagini proposte catturano piacere, erotismo, fascino, temerarietà, bellezza, avventura, pace e possesso. L’interrogativo sotteso è: quale significato si cela dietro la comprensione e l’indicizzazione di tali rappresentazioni? Nessuno. Nell’ambito della sua produzione artistica più rinomata, la mostra presenta oltre 70 serigrafie, tra cui spiccano 24 opere “After Andy Warhol”. Tra le opere in esposizione, emergono le celebri serigrafie delle Campbell’s Soup, un tuffo nelle suggestioni delle Campbell’s Soup e il collage delle 12 Marilyn Monroe. Oltre a queste, sono presenti opere come Electric Chairs, Mao, Flowers, Fish, Gems e Halston, insieme a una serie dedicata alle favole di Andersen e a quelle del libro “Cats”. La mostra offre l’opportunità di ammirare le ceramiche Rosenthal bianche, dipinte in oro, e una pioggia di polaroid, definizione di Warhol per “l’arte più istantanea”.  Un’apposita sezione è dedicata alla musica, curata da Red Ronnie, che espone 60 vinili originali con copertine disegnate da Andy Warhol, divenute iconiche nella cultura contemporanea. La mostra propone anche una galleria di circa 20 copertine, tra cui si evidenziano i volti di personaggi come Jack Nicholson, Salvador Dalì, Annie Lennox, Jacqueline Bisset e Angelica Houston. La mostra si conclude con un omaggio a Lucio Amelio, rinomato gallerista e figura di spicco nel panorama artistico italiano. Questo omaggio è un doveroso tributo a colui che ha contribuito a rendere celebre Warhol in Italia, promuovendo le sue opere e valorizzando il panorama artistico, culturale e dell’arte d’oltreoceano di quel periodo. Un’esposizione da esplorare in un ambiente affascinante, con la speranza di coinvolgere la curiosità dei visitatori a indagare ulteriormente il Museo della Fanteria quando aprirà nuovamente le sue porte. Quest’ultimo, degno di una visita separata, indipendentemente dalle sensibilità individuali riguardo agli oggetti militari e alla storia dell’esercito.  @Photo Credit: Stefano Renna. Qui per tutte le informazioni.