Le cantate di Johann Sebastian Bach: seconda domenica dopo l’Epifania

Nel calendario liturgico luterano, oggi 21 gennaio, viene contrassegnata com seconda domenica dopo l’Epifania, mentre la precedente (14 gennaio) porta l’indicazione di seconda domenica dopo Capodanno. “Ach Gott, wie manches Herzeleid” BWV 3, eseguita a Lipsia il 14 gennaio 1725, è la seconda, in ordine di tempo delle Cantate che Bach ha predisposto per la seconda domenica dopo l’Epifania. Una partitura che presenta i caratteri del “Lamento”. L’Anonimo autore del testo, tratto da un inno di  Martin Moller (1547-1606)  del 1587 che aveva come fonte il testo latino “Jesus Dulcis Memoria”, ha tratto dall’episodio delle nozze di Cana l’espressione dello sconforto e del dolore. Nell’interpretazione di Bach, la pagina iniziale, un Coro che affida alle voci dei bassi, con il raddoppio di un trombone, la melodia del Corale. Una circostanza che si verifica solo 2 volte nell’opera di Bach. È un “lamento” dalle tinte tenui, malinconico, avviato da un sospiroso disgno degli oboi d’amore. Il nr.2 della partitura, è un anomalo Corale intonato nel normale stile omofono, ma con l’inserimento, fra un versetto e l’altro, di alcuni versetti liberi in stile di recitativo affidati alle voci di tenore, contralto, soprano e basso. Due sono le arie: la prima, tripartita, è affidata al basso, sostenuta dal solo Basso Continuo, in stile “ostinato” e presenta una linea di canto ricca di colorature. La seconda aria è in realtà un ampio duetto tra soprano e contralto, tripartito, con una parte strumentale che vede oboe d’amore e violino primo, all’unisono, con la presenza, anche qui, di una figurazione ostinata del Continuo, ben scandita.
Nr.1 – Coro
Ah Dio, che angoscia
affronto in questo momento!
Di quanti dolori è seminata la via stretta
che mi conduce in Cielo.
Nr.2 – Recitativo e Corale (Coro, Tenore, Contralto, Soprano, Basso)
Coro
Con quanta difficoltà la carne e il sangue
Tenore
che aspirano solo alle vanità terrene
senza rispetto di Dio né del Cielo,
Coro
si sforzano di raggiungere il bene eterno!
Contralto
Da quando, o Gesù, sei diventato il mio tutto,
la mia carne resta recalcitrante.
Coro
Dove dirigerò i miei passi?
Soprano
La carne è debole, ma lo spirito è volenteroso;
aiutami dunque, tu che conosci il mio cuore.
Coro
I miei pensieri, o Gesù, sono rivolti a te!
Basso
Chi confida nel tuo consiglio e nel tuo aiuto
non ha mai costruito su cattivo terreno,
poichè sei venuto a consolare il mondo intero
e hai rivestito la nostra carne
per cui la tua morte ci salva
dalla rovina eterna.
Così un’anima credente può gustare
la bontà e l’amicizia del Salvatore.
Nr.3 – Aria (Basso)
Pur sperimentando l’angoscia e i tormenti dell’inferno,
il mio cuore sia sempre colmo
di un’autentica gioia celeste.
Mi basta pronunciare il nome di Gesù
per dissipare smisurate sofferenze
come una inconsistente foschia.
Nr.4 – Recitativo (Tenore)
Il mio corpo e il mio spirito possono consumarsi,
ma se tu sei mio, o Gesù,
e io sono tuo
non mi curo di nulla.
La tua parola fedele
e il tuo amore senza fine
che rimangono sempre immutati
conservano intatta l’antica alleanza,
che riempie il mio petto d’allegria
e acquieta la paura della morte, l’orrore della tomba.
Se i bisogni e le difficoltà mi assalgono da ogni parte,
il mio Gesù sarà mio tesoro e mia ricchezza.
Nr.5 – Aria-Duetto (Soprano, Contralto)
Quando le preoccupazioni mi opprimono
voglio con gioia
cantare al mio Gesù.
Gesù mi aiuta a portare la croce,
per questo voglio affermare con fede:
opera sempre per il meglio.
Nr.6 – Corale
Conserva il mio cuore nella purezza della fede
così vivrò e morirò per te solo.
Gesù, mia consolazione, ascolta la mia preghiera,
o mio Salvatore, vorrei essere con te.
Traduzione Emanuele Antonacci