Roma, Parco Archeologico del Colosseo
LA COLONNA TRAIANA: STORIA DI UN SIMBOLO
organizzata e promossa dal Parco archeologico del Colosseo e dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza
con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale
Dal 22 Dicembre 2023 al 30 Aprile 2024
La Colonna di Traiano veniva inaugurata il 12 maggio 113 d.C., 1910 anni fa. Sin dalla sua progettazione e costruzione la Colonna rappresentò una sfida per l’ingegno umano: l’estrazione del marmo dalla cava di Carrara, il trasporto via terra, via mare e via fiume, e infine la lavorazione e posa in opera nel cantiere del Foro di Traiano rappresentarono le tappe di un ardito processo ingegneristico e tecnologico ancora oggi fonte di stupore e meraviglia. Ma non basta, perché nel cantiere del Foro la Colonna, di lì a poco avvolta in un fregio a spirale a celebrare le gloriose campagne daciche dell’Optimus Princeps Traiano, venne scavata per ricavare una scala a chiocciola e la struttura marmorea venne svuotata dall’interno quasi fosse una gigantesca vite di Archimede. È Apollodoro di Damasco, il geniale e innovativo architetto e ingegnere di origine siriana, parte attiva nei successi dell’imperatore, ad illustrare a Traiano il progetto della Colonna sullo sfondo delle Alpi Apuane, nello straordinario arazzo della manifattura di Ouderarde, esposto in mostra nella sua versione digitalizzata. Con l’architetto e il suo illustre committente, di nuovo l’uno di fronte all’altro a distanza di quasi duemila anni, si apre l’esposizione “La Colonna Traiana. Il racconto di un simbolo”, organizzata e promossa dal Parco archeologico del Colosseo e dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Angelica Pujia e Giovanni Di Pasquale. La mostra sarà visitabile dal 22 dicembre 2023 al 30 aprile 2024 al secondo ordine del Colosseo. Il calco del busto attribuito ad Apollodoro proveniente dal Museo della Civiltà romana e quello di Traiano proveniente dal Museo Palatino, assieme agli stili e agli strumenti per scrivere e disegnare e al modello in scala del ponte sul Danubio, altro capolavoro di carpenteria in grado di superare l’ampiezza e la potenza della corrente del fiume Danubio, introducono il visitatore nella bottega del Maestro architetto, genius loci di tutta l’esposizione. Per comprendere appieno il processo di costruzione della Colonna e con esso la fatica e la potenza muscolare di centinaia di uomini che contribuirono a realizzare questo indiscusso capolavoro, in un Colosseo fasciato di blu, sono esposti i principali strumenti antichi utilizzati per l’estrazione dei blocchi di marmo, per il trasporto su imbarcazione e per la messa in opera, assieme ai modelli ricostruttivi delle macchine da cantiere dell’epoca (gru, torri, ruote), realizzati da Claudio Capotondi, novello “Maestro delle Imprese di Traiano”. Qui per tutte le informazioni.