Le Cantate di Johann Sebastian Bach:Ventesima domenica dopo la Trinità

La Ventesima domenica dopo la Trinità prevedeva al Vangelo un passo tratto dal Vangelo secondo Matteo, cap.22 vers. 2-13:“E Gesù prese di nuovo a parlar loro in parabole dicendo:Il regno de’ cieli è simile ad un re, il quale fece le nozze del suo figliuolo.E mandò i suoi servitori a chiamare gl’invitati alle nozze; ma questi non vollero venire.Di nuovo mandò degli altri servitori, dicendo: Dite agli invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi ed i miei animali ingrassati sono ammazzati, e tutto è pronto; venite alle nozze.Ma quelli, non curandosene, se n’andarono, chi al suo campo, chi al suo traffico;gli altri poi, presi i suoi servitori, li oltraggiarono e li uccisero.Allora il re s’adirò, e mandò le sue truppe a sterminare quegli omicidi e ad ardere la loro città.Quindi disse ai suoi servitori: Le nozze, sì, sono pronte; ma gl’invitati non ne erano degni.Andate dunque sui crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete.E quei servitori, usciti per le strade, radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu ripiena di commensali.Or il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola, notò quivi un uomo che non vestiva l’abito di nozze.E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa.Allora il re disse ai servitori: Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sarà il pianto e lo stridor de’ denti. Chiaro l’insegnamento della Parabola: il re è Dio, il banchetto nuziale rappresenta la felicità Messianica, gli inviati sono i Profeti e gli apostoli, gli invitati che si  rifiutano e muovono guerra, sono i Giudei, i quali vengono sostituiti dai pagani, mentre la veste nuziale rappresenta le opere che devono accompagnare la fede. Le cantate bachiane che si riferiscono a questa domenica sono 3, la prima, in ordine cronologico  è Ach! ich sehe, itzt, da ich zur Hochzeit gehe (Ah! Ora vedo, mentre vado alle nozze) BWV 162 su testo di Solomo Franck, venne realizzata a Weimar, dove venne eseguita la prima volta il 3 novembre 1715, poi ripresa a Lipsia nel 1723. Questa cantata ha un aspetto alquanto singolare, poichè solo nel primo numero e nel Corale di chiusura, si usa un apparato strumentale ricco (Corno da tirarsi, Violino I/II, Viola, Fagotto, Continuo), mentre nei 4 brani centrali: 2 recitativi, un’aria e un duetto, troviamo il solo Continuo, anche se si è supposto che l’aria affidata al soprano (nr.3) fosse arricchita da 2 parti per violino, andate perdute. L’organico strumentale dei nr.1 e 6 vede il corno o tromba a tirarsi non in forma concertante ma come integrazione timbrica, quasi un’aggiunta posticcia in parallelismo con la parte di viola e secondo uno stile di proposta di Corale, dal momento che il discorso risulta spezzato in versetti. Su questa sorta di sottofondo o di preparazione armonico-timbrica, si colloca l’articolazione contrappuntistica di 2 violini concertanti in trio con la parte vocale di basso, mentre il Continuo, raddoppiato dal fagotto, si produce in un incessante figurazione ostinata; merita una certa attenzione il duetto costruito nello stile tipico del duetto da camera italiano.

Nr.1 – Aria (Basso)
Ah! Ora vedo,
mentre vado alle nozze,
prosperità e miseria.
Il veleno dell’anima ed il pane della vita,
il paradiso, l’inferno, la vita, la morte,
lo splendore del cielo e le fiamme degli inferi
sono mescolate.
Gesù, aiutami a resistere!
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
O grande festa di nozze
al quale il Re del cielo
chiama l’umanità!
Ma la povera sposa, la natura umana,
non è troppo umile e insignificante perchè
il Figlio dell’Altissimo si unisca a lei?
O grande festa di nozze,
come mai la carne ha avuto un onore tale
che il Figlio di Dio
l’ha accolta per sempre?
Il cielo è il suo trono,
la terra sgabello dei suoi piedi,
eppure bacia questa terra
come sua sposa ed amata!
Il banchetto di nozze è preparato,
il vitello grasso è macellato;
tutto è stato magnificamente preparato!
Benedetto colui che la fede ha condotto qui
e maledetto chi ha disprezzato questa festa!
Nr.3 – Aria (Soprano)
Gesù, sorgente di ogni grazia,
ristorami, me povero ospite,
sei tu che mi hai invitato!
Io sono stanco, debole e affaticato,
ah, rinforza la mia anima,
ah, quanta fame ho di te!
Pane della vita, da me scelto,
vieni, unisciti a me!
Nr.4 – Recitativo (Contralto)
Mio Gesù, fà che io non venga
alle nozze miseramente vestito,
e dunque il tuo giudizio mi colpisca;
ho appreso con orrore
che uno sfrontato invitato
venuto senza abito nuziale
è stato biasimato e gettato fuori!
So di non essere degno:
ah, donami il vestito nuziale della fede;
i tuoi meriti siano il mio ornamento!
Come abito nuziale donami la veste
della salvezza, la bianca seta dell’innocenza!
Ah! Il tuo sangue, porpora reale, copra
la vecchia tunica di Adamo con le sue macchie
di peccato, allora sarò bello e puro
e accolto da te, allora potrò degnamente
partecipare al banchetto dell’Agnello.
Nr.5 – Duetto (Contralto, Tenore)
Gioisco nel mio dio!
Mosso dal potere dell’amore,
in questo tempo di grazia
nella sua benevolenza mi ha vestito
con gli abiti della giustizia.
So che dopo questa vita
la bianca veste dell’onore
mi sarà donata in cielo.
Nr.6 – Corale
Ah, sono già testimone
di questa grande gloria.
Ora sarò adornato
con la bianca veste del cielo;
con al corona dorata della gloria
sarò davanti al trono di Dio,
contemplandolo con una gioia tale
che non avrà mai fine.
Traduzione Emanuele Antonacci