I tre contro-tenori: concerto all’Opera di Roma

Teatro dell’Opera di Roma – Stagione Lirica 2022/2023
“I TRE CONTRO-TENORI”
Musiche di
Antonio Vivaldi
Georg Friedrich Handel
Leonardo Vinci
Nicola Porpora
Riccardo Broschi
Christoph Willibald Gluck
Gioacchino Rossini
Contro-tenori
ARYEH NUSSBAUM COHEN
RAFFAELE PE
CARLO VISTOLI
Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma
Direttore Rinaldo Alessandrini
Roma, 20 ottobre 2023
Sul modello dell’ormai mitico concerto dei Tre Tenori a Caracalla, abbondantemente ripetuto negli anni successivi in varie formule sia teatrali che discografiche, approfittando della contemporanea presenza di tre fuoriclasse della corda contro-tenorile per le recite del Giulio Cesare in Egitto, il Teatro dell’Opera di Roma ha proposto questo interessante concerto diretto da Rinaldo Alessandrini e con Aryeh Nussbaum Cohen, Raffaele Pe e Carlo Vistoli. Questi si sono alternati secondo lo schema classico in un seguito di arie e duetti del repertorio barocco fino alla conclusione con un terzetto, mostrando già nelle arie di esordio le caratteristiche migliori delle loro rispettive vocalità e quale fosse lo spirito del concerto. L’idea assolutamente condivisibile infatti crediamo che sia stata quella di voler finalmente liberare questo tipo di voce dalle disquisizioni filologiche e ideologiche che ne hanno ciclicamente accompagnato la comparsa, ora pro ora contro, per volare più in alto e offrire al pubblico semplicemente una serata di musica oggettivamente assai ben eseguita e rendere popolare uno stile interpretativo rimasto confinato fino a non molto tempo fa in ambiti assai ristretti. Il timbro del contro-tenore, poco ascoltato in generale e sconosciuto al grande pubblico ben si presta a rievocare l’estetica della meraviglia della poesia, della musica e del mondo barocco e racchiuso nella frase del più celebre poeta del tempo, Giovan Battista Marino, E’ del poeta il fin la meraviglia. Parlo dell’eccellente e non del goffo. Chi non sa far stupir vada a la striglia”. E così Carlo Vistoli ha aperto il programma con una magnifica esecuzione di “Nel profondo cieco mondo” dall’Orlando Furioso di Vivaldi esibendo una vocalità sicura, morbida ed omogenea unita ad una musicalità assolutamente ineccepibile e ad un notevole gusto per le colorature più spericolate. Di seguito Raffaele Pe ha brillato nell’aria Or la tromba dal Rinaldo di Handel duettando con la tromba in una esibizione divertita e esplicitamente divistica, muovendosi a tempo di musica, rinverdendo i fasti dei castrati che in alcuni brani probabilmente concepiti ad hoc si compiacevano di esibire la propria bravura più che di eseguire la musica o di suscitare un’emozione. Infine l’esordio dell’ultimo ma solo in ordine di apparizione dei tre contro-tenori della serata, Aryeh Nussbaum Cohen, il quale con la sua voce ampia, omogenea e morbida e dal timbro incline al patetico ha offerto una interpretazione molto intensa della bellissima “Stille amare” dal Tolomeo re d’Egitto di Handel.La serata è poi proseguita con gli altri brani tutti molto applauditi, in un crescendo di entusiasmo, ammirazione e consensi fino alla scena di sortita di Tancredi dal Tancredi di Rossini proposta da Carlo Vistoli con nobiltà di intenzioni, buon gusto negli abbellimenti e nelle variazioni ed elegante linea di canto tali da reggere egregiamente il confronto con i contralti più celebri del passato. Alla guida dell’orchestra il maestro Rinaldo Alessandrini ha accompagnato i tre solisti con garbo e precisione sostenendoli anche nelle variazioni più funamboliche e sorprendenti che questo tipo di vocalità consente. Alla fine lunghi e calorosissimi applausi per un concerto dal programma di indubbia bellezza e eseguito ad un ottimo livello.