Verona, Teatro Romano: “Zorba il Greco”

Fondazione Arena di Verona in collaborazione con Comune di Verona, Estate Teatrale Veronese
“ZORBA IL GRECO”
Balletto in due atti
Musica Mikis Theodorakis
Zorba DENYS CHEREVYCHKO
Marina ELEANA ANDREOUDI
John DAVIDE DATO
Madame Hortense LUDMILA KONOVALOVA
Manolios DANILO NOTARO
Ballo della Fondazione Arena di Verona
Coreografia Lorca Massine
Assistente alla coreografia Anna Krzyskow
Scene Filippo Tonon
Coordinamento costumi Silvia Bonetti
Luci Sergio Toffali
Verona, 27 agosto 2023
Il ritorno del balletto  Zorba il Greco e soprattutto della danza al Teatro Romano con un corpo di ballo della Fondazione Arena di Verona è stata sicuramente la “sorpresa” di questa estate veronese. Uno spettacolo che non era nel  cartellone ufficiale, annunciato giusto un mese dalla serata del 27 agosto. Una notizia che ha avuto subito l’effetto di un “tutto esaurito” in brevissimo tempo. Un altro lato positivo di questa serata evento. Non dilunghiamoci troppo sulla cronistoria di questo balletto che è stato la “punta di diamante” delle stagioni areniane della fine degli anni ’80 e dei primi anni ’90. Al 1990 la consacrazione: la direzione di Theodorakis e la presenza in scena di Vladimir Vassiliev, Gheorge Jancu, Luciana Savignano. E qui, lo scrivente, può dire “io c’ero” tra i fortunati a vivere (e rivivere, correndo ad acquistare subito la videocassetta, vhs, dello spettacolo!) le emozioni di una creazione che, fin da subito, si era dimostrata una scelta azzeccata che aveva portato se non il “tutto esaurito” un numero considerevole di pubblico per un balletto “nuovo”, fuori dal repertorio dei grandi classici proposti in quegli anni (“Lago dei cigni, “Don Chisciotte”, “Lo schiaccianoci”, ecc.). Insomma uno spettacolo “fortunato”. Tralasciamo quanto avvenuto dopo allo Zorba in Arena e ancora peggio al corpo di ballo stabile, fatto “morire” nel 2016, negli anni più cupi della vita dell’istituzione veronese. Da allora, abbiamo assistuto alla creazione di un corpo di ballo per le stagioni estive e solo coinvolto per le varie Aide, Traviate, Carmen…ecc. Zorba al Teatro Romano rappresenta, speriamo, un punto svolta per tornare a valorizzare e auguriamoci, a far rinascere il corpo di ballo come realtà autentica e creativa della Fondazione Arena.  Questo è sicuramente l’aspetto più importante della serata dello scorso 27 agosto. Un valore, se vogliamo anche un po’ “politico”, visto che al Romano sono confluite pressochè tutte le istituzioni della politica veronese: sindaco, assessori vari, ecc. Tutto ciò non va a precludere al valore artistico dello spettacolo. Chi scrive ha fatto un po’ fatica a resettare i ricordi areniani, con i suoi grandi spazi, la musica dal vivo, il ricordo di aver visto Theodorakis, il carismatico Vassiliev. Entrare in una logica del “qui è un’altra cosa” non è stato facilissimo. Le ovvie dimensioni ridotte del Romano, hanno un po’ tolto del respiro al linguaggio coreografico di Massine che mescola classico, moderno e popolare. Questo è sicuramente un pensiero, una riflessione condizionata da un precedente che, molto del pubblico presente il 27 non poteva avere e che ha tributato un successo travolgente al rito collettivo del finale, con la  catartica “Danza di Zorba” (bissata, a “furor di popolo” se non ho perso il conto, ben cinque volte!). Ammirevole il corpo di ballo areniano, per omogeneità tecnica e partecipazione teatrale, così come tutti i protagonisi, a partire da Denys Cherevychko che ha saputo dare una connotazione personale, solida al personaggio di Zorba. Accanto a lui, l’inappuntabile e svettante Davide Dato (Johnny) sicuramente il più penalizzato dalle dimensioni del palcoscenico. La sua presenza autenticamente “classica” ha potuto solo in parte librarsi sulla scena. Ne abbiamo comunque apprezzato la sensibilità interpretativa, così come per Liudmila Konovalova (Hortense), Eleana Andreoudi (Marina) e di Danilo Notaro (Manolis). Efficace il “classico” allestimento scenico. Le statue in scena hanno in questo caso un po’ supplico alla mancanza del Coro, altro elemento importante e presente in scena nella versione areniana di Zorba.Cosa altro aggiungere?…Aspettiamo sviluppi futuri! Foto Tommasoli