Georg Philipp Telemann (1681–1767): “Overtures”

Georg Philipp Telemann (1681–1767):Overture TWV 55:G1 in sol maggiore; Overture à 6 TWV 55:B13 in si bemolle maggiore; Overture TWV 55:G5 in sol maggiore. L’Orfeo Barockorchester. Carin van Heerden (Oboe e flauto dolce). Philipp Wagner (Oboe)
Makiko Kurabayashi (Fagotto) Julia Huber-Warzecha e Sabine Reiter (Violini I). Simone TrefflingerNina Pohn (Violini II). Lukas Schurig-Breuß e Daniela Henzinger (Viola). Anja Enderle (Violoncello). Maria Vahervuo (Violone). Hubert Hoffmann (Liuto),Anne Marie Dragosits  (Clavicembalo). Registrazione: 6-8 febbraio 2020 presso la Barocksaal des Schlossmuseum di Linz. T. Time 66′ 11″. 1 CD CPO LC8492
Definito il “Lully tedesco” per la sua particolare predisposizione nei confronti della musica francese, Georg Philipp Telemann coltivò il genere delle ouverture francesi per tutta la sua vita dal 1705 al 1766, un anno prima della morte. Del suo vasto repertorio le ouverture TWV 55:G1 in sol maggiore, TWV 55:B13 in si bemolle maggiore e TWV 55:G5 in sol maggiore costituiscono il programma di una pregevole proposta discografica dell’etichetta CPO nella quale esse sono presentate in prima registrazione mondiale. Come la maggior parte della produzione 
di Telemann in questo genere, è difficile stabilire con precisione la data di composizione di questi lavori eccezion fatta per l’Overture TWV 55:G5 che, essendo testimoniata da un manoscritto conservato presso la Landesbibliothek Wiesbaden di Darmstad e risalente al periodo che va dal 1712 al 1716, è stata molto probabilmente composta da Telemann nel periodo da lui trascorso a Eisenach (1708-1712) o nei primi anni del suo soggiorno a Francoforte. Al di là delle difficoltà di dare a questi lavori una precisa collocazione temporale, va qui rilevata la ricchezza stilistica delle presenti Ouverure che si traduce in pagine fortemente contrastanti che vanno dallo sfarzo solenne delle ouverture iniziali ai movimenti lenti solcati da linee melodiche di rara bellezza e di carattere intimistico, come per esempio l’Affettuoso della Seconda suite in ascolto.
Di altissimo profilo anche l’esecuzione da parte dell’ensemble L’Orfeo Barockorchester, formata da Carin van Heerden (Oboe e flauto dolce), Philipp Wagner (Oboe), Makiko Kurabayashi (Fagotto), Julia Huber-Warzecha, Sabine Reiter (Violini I), Simone Trefflinger,  Nina Pohn (Violini II), Lukas Schurig-Breuß, Daniela Henzinger (Viola), Anja Enderle (Violoncello), Maria Vahervuo (Violone), Hubert Hoffmann (Liuto) e Anne Marie Dragosits  (Clavicembalo). Gli artisti, oltre ad accostarsi a queste pagine con grande senso dello stile, interpretano con espressione il lirismo dei brani lenti senza mai indugiare a romanticismi, ma sempre perfettamente in sintonia con la prassi esecutiva dell’epoca.