Sabato 15 luglio debutta “Nabucco” all’Arena di Verona, sesta produzione del 100° Festival 2023

Nel programma del Festival più ricco di sempre, in un’ideale antologia degli spettacoli più amati degli ultimi trent’anni, Fondazione Arena presenta il classico allestimento che Gianfranco de Bosio ideò nel 1991 e che da subito ebbe grande fortuna e molte riprese. L’approccio al teatro musicale dello scomparso maestro de Bosio, di cui l’anno prossimo ricorrerà il centenario, è quello tradizionale ma sempre documentatissimo ovunque siano disponibili fonti storiche, come testimonia la sua ormai classica lettura di Aida (che applicò per le ricostruite scene del 1913 le disposizioni sceniche dello stesso Verdi). In questo solco si muove Nabucco, in cui solisti e masse sono movimentati con rigore e parsimonia tra le scene spettacolari di Rinaldo Olivieri, dal Tempio di Gerusalemme alla celebre Torre di Babele, utilizzando l’ampio spazio e le gradinate del palcoscenico areniano. L’allestimento torna in Arena dopo l’ultima ripresa del 2015 curata dal regista e offre terreno ideale per gli interpreti, tutti di massimo rilievo internazionale, per le quattro recite: protagonista eponimo per le prime due è Amartuvshin Enkhbat, cui succederanno Roman Burdenko (3/8) e Luca Salsi (17/8). Maria José Siri dà voce e corpo ad Abigaille, che per una data sarà interpretata da Anna Pirozzi (28/7). Come  Zaccaria troviamo i bassi  Alexander Vinogradov (15 e 28/7) e Rafał Siwek (3 e 17/8). Molto impegnativi sono anche i ruoli di Ismaele, affidato a Matteo Mezzaro (al debutto nel ruolo) e di Fenena, con cui Josè Maria Lo Monaco esordisce in Arena, seguita da Vasilisa Berzhanskaya. Nei ruoli di fianco si segnalano apprezzati interpreti come Riccardo Rados (Abdallo per le prime due recite, dopo le quali avverrà il passaggio ad Ismaele) Carlo Bosi, quindi Gianfranco Montresor come Gran Sacerdote di Belo e i soprani Elisabetta Zizzo ed Elena Borin ad alternarsi come Anna. Anche alla guida dell’Orchestra di Fondazione Arena e del Coro preparato da Roberto Gabbiani, vi sarà un avvicendamento: dopo la prima affidata a Daniel Oren, di assoluto riferimento nel titolo, le tre recite successive saranno dirette da Alvise Casellati, già applaudito sul podio anche nell’ultimo Nabucco risorgimentale secondo Bernard.
Dopo la prima di sabato 15 luglio, repliche il 28 luglio, 3 e 17 agosto.