“Le allegre comari di Windsor” all’Estate Teatrale Veronese 2023

Verona, Teatro Romano, 75 Estate Teatrale Veronese 2023
“LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR”
Di William Shakespeare adattamento Angela Demattè
Con: Eva Robin’s, Angelo Di Genio, Francesca Porrini, Nicola Ciaffoni, Davide Falbo, Riccardo Gamba, Sofia Pauly, Ottavia Sanfilippo, Pierdomenico Simone
Regia Andrea Chiodi
Scene Guido Buganza
Costumi Ilaria Ariemme
Mvimenti di scena Marta Ciappina
Musiche Daniele D’Angelo.
Nuova produzione Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale
Verona, 13 luglio 2023
Si è tenuto il secondo appuntamento dell’Estate Teatrale Veronese, n. 75, dedicato a William Shakespeare. Dopo lo spettacolo “Letti d’amore”, è stata messa in scena l’unica produzione completa di una commedia del Bardo, “Le allegre comari di Windsor”. Quest’opera è considerata da un lato come un lavoro “frettoloso” di Shakespeare, ma d’altra parte ha ispirato numerose trasposizioni melodrammatiche, dalla versione di Antonio Salieri del 1798 a quella di Giuseppe Verdi del 1893, quest’ultima sicuramente la più celebre trasposizione musicale. Altri compositori come Otto Nicolai, Michael Balfe, Arthur Sullivan e molti altri hanno dato vita a proprie versioni dell’opera.
La nuova produzione del Teatro Stabile del Veneto è affidata a Andrea Chiodi, che di recente ha portato in tournée “Sogno di una notte di mezza estate”. Nelle sue note di regia, Chiodi scrive: “Le allegre comari ci descrive una società nuova, senza valori alti e cavallereschi, una provincia a tratti violenta, un mondo borghese e arricchito, un mondo simile a ‘Il capitale umano’ di Virzì se dovessimo paragonarlo ad un racconto contemporaneo. Ho voluto portare, come spesso ho fatto con le commedie di Shakespeare, tutti i personaggi in un mondo evocativo, in una sorta di country club immaginario dal sapore molto inglese fatto di tessuto tartan e kilt…”Questo si traduce visivamente nell’essenziale impianto scenografico di Guido Buganza, che consiste in una grande quinta-parete dipinta a tema tartan, posizionata sulla sinistra del palcoscenico, con porte. L’unico oggetto presente in scena è una poltrona. Il tema tartan domina anche i costumi curati da Ilaria Ariemme, e sebbene il regista affermi che “gli uomini portano le gonne… il kilt” e le donne indossano i “pantaloni”, perché sono loro a portare avanti questo terribile tranello…”, in realtà nella rappresentazione abbiamo visto solo una donna, Meg Page, vestita con i pantaloni. Questa introduzione alla parte visiva dello spettacolo fa capire chiaramente che si tratta di una trasposizione moderna di questa opera di Shakespeare, che si riflette anche nel taglio della recitazione e nella scelta del cast.
Certamente non abbiamo in scena un Sir John Falstaff tradizionale, ossia un attempato cavaliere panciuto, con smanie senili e sempre bisognoso di bere e mangiare. Qui vediamo un Falstaff giovane, “in carne”, vigoroso, che sembra pronto per una gara di “lancio del palo” o uno dei giochi di forza delle Highland. Questa visione del personaggio può risultare spiazzante, ma accettiamola così. Anche gli altri personaggi sono inseriti in una chiave di lettura che tende a forzare la mano nella comicità, portando le due comari a esagerazioni da “macchietta”, così come le espressioni gelose di Ford sembrano decisamente sopra le righe. A ciò si contrappone la quasi regale staticità di Mistress Quickly, che indossa una parrucca che richiama chiaramente la regina Elisabetta I in alcune scene. Funzionali alla regia gli altri interpreti in un insieme che, nel complesso, ha un ritmo teatralmente  “rock” (anche grazie alle musiche di Daniele D’Angelo). Teatro gremito e divertito. Molti applausi anche durante lo spettacolo. Lo spettacolo, dopo Verona (ultima replica questa sera, 14 luglio, ore 21.15) viene riproposto al Teatro Verdi di Padova dal 17 al 29 luglio, nell’ambito della rassegna estiva “Aperitivo con Shakespeare”.