Roma, Palazzo Merulana
Via Merulana, 121, Roma
“NASI PER L’ARTE”
Fondazione Elena e Claudio Cerasi e Coopculture
L’approccio più antico attraverso il quale l’essere umano apprende a destreggiarsi nel suo habitat è quello basato sulla percezione sensoriale. Affidandosi ai cinque sensi, l’individuo ne fa esperienza ancor prima che il linguaggio si evolva per consentire una comunicazione chiara e condivisa. La chiave per il bambino nell’esplorare il mondo risiede nell’utilizzo della vista, dell’olfatto, del tatto, del gusto e dell’udito. Si tratta di una comunicazione primordiale, che imprime tracce profonde nella memoria e sulla pelle. Con il passare del tempo, perdiamo la capacità di conoscere e apprendere attraverso i sensi, e sempre più privilegiamo la parola e il pensiero razionale per comprendere anche ciò che è impalpabile, come i pensieri e le emozioni. Eppure, siamo consapevoli di ciò che accade dentro di noi, nel profondo, quando improvvisamente percepiamo un odore particolare e familiare. È come un flashback: nella memoria si apre un file, appare un’immagine, spesso vivida, e immediatamente si aggancia un’emozione. Ne consegue un’ondata di ricordi ed emozioni, e forse anche il volto si adatta per esprimere quell’emozione. I profumi evocano la nostra interiorità. L’olfatto è il più immediato dei cinque sensi, il più impulsivo, e sempre attivo poiché non possiamo smettere di respirare. Ciò differisce dal tatto, in cui le mani devono toccare consapevolmente l’oggetto da esplorare, o dal gusto, per cui il cibo deve essere introdotto volontariamente in bocca. Diversamente dall’udito e dalla vista, essi richiedono di prestare attenzione per ascoltare o dirigere lo sguardo per osservare. La preminenza dell’olfatto si manifesta anche nel linguaggio, quando usiamo espressioni come “andare a naso“, “a naso non mi convince“, “sento odor di novità” o “c’è odor di guai“. Spesso il verbo “sentire” viene esteso dalla percezione olfattiva alla percezione generale delle qualità sensibili del mondo. L’olfatto ha il potere di trasportarci in una dimensione diversa dal presente nell’immediatezza di un nano secondo. Ci conduce attraverso i ricordi, accompagnandoci tra emozioni di nostalgia, gioia effervescente, dolce tristezza, inconsapevole disgusto, trepidante paura o seducente eccitazione. Gli odori influenzano l’attività degli emisferi cerebrali; il sistema limbico, la parte più arcaica del nostro cervello, è il luogo in cui avviene l’alchimia tra pensiero ed emozione, talvolta ancor prima che avvenga il riconoscimento dell’odore stesso.
“Nasi per l’arte” è un’esposizione sofisticata ed avvincente, in mostra presso il prestigioso Palazzo Merulana di Roma, che indaga l’intrigante connessione tra l’arte e l’olfatto. Curata con maestria da Melania Rossi e Joanna De Vos, l’esibizione presenta un’interazione sinergica tra opere d’arte italiane e belghe, unite dall’elemento distintivo del naso. L’olfatto, essendo il senso più primordiale e immediato, può suscitare reminiscenze ed emozioni intense, come illustrato dall’installazione di Laura de Coninck, “Recovery of the good object lost”, che raffigura un’enorme mammella emanante un aroma confortante. La mostra comprende due percorsi distinti: il primo stabilisce un dialogo tra l’arte italiana e quella belga del XX secolo, esponendo opere di maestri come René Magritte, Léon Spilliaert, Paul Joostens, Constant Permeke, Giorgio De Chirico, Francesco Trombadori, Antonio Donghi e Antonietta Raphael. Il secondo percorso coinvolge invece artisti contemporanei di entrambe le nazioni, presentando opere che celebrano, interrogano e stimolano la riflessione sul naso, i sensi e l’arte. L’esposizione include autoritratti, disegni, dipinti, sculture, installazioni, cinema d’animazione, opere video e fotografiche che attingono alla tradizione, alla mitologia e alla condizione umana. La mostra non si limita solamente all’esperienza visiva, ma coinvolge anche il senso dell’olfatto, come dimostra l’opera di Francesco Arena, accompagnata da un incenso che diffonde il proprio effluvio. Tra le opere più peculiari dell’esposizione “Nasi per l’arte”, quella di Laura de Coninck si distingue per la sua natura olfattiva. L’artista ha creato un’installazione chiamata “grande seno” che emana un profumo di latte materno, offrendo ai visitatori un’esperienza sinestetica unica. Questo progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione con Givaudan, una casa di fragranze di Parigi, e la profumiera Sonia Constant. Il profumo del latte materno è stato ricreato utilizzando un metodo chiamato “Scent trek”. Questo processo ha coinvolto la misurazione di un campione di latte materno fresco per analizzare le molecole presenti, seguito da innumerevoli tentativi di combinazioni di fragranze fino a trovare l’equilibrio perfetto. L’obiettivo è quello di avvolgere i visitatori e far risvegliare in loro ricordi perduti. L’opera di Laura de Coninck non si limita a stimolare i sensi, ma ha anche un significato più profondo. Il “grande seno” presenta una cucitura simile a una cicatrice, un dettaglio che richiama il tema del cancro e sottolinea l’importanza della prevenzione. Attraverso questa installazione, l’artista invita il pubblico a riflettere su temi delicati e a riconoscere il potere evocativo dell’olfatto nell’arte e nella vita quotidiana. Un’altra opera interessante nell’esposizione “Nasi per l’arte” è “Olfactory Self-Portrait” di Peter De Cupere, un artista olfattivo di grande rilievo. Le sue opere coinvolgono e stimolano la memoria dei visitatori attraverso un’esperienza meta-sensoriale. Melania Rossi sottolinea come il suo lavoro affronti tematiche di interesse collettivo, come la natura, il cambiamento climatico e il futuro. Tuttavia, l’opera selezionata per questa mostra è un autoritratto olfattivo, in cui i visitatori sono invitati a interagire fisicamente con il dipinto per scoprire la fragranza scelta dall’artista per rappresentare se stesso. Questa opera fa appello al senso dell’olfatto, permettendo ai visitatori di percepire l’essenza dell’artista prima ancora di vederlo. La mostra “Nasi per l’arte” è aperta al pubblico presso Palazzo Merulana, Roma, fino al 21 maggio 2023. L’esposizione è stata realizzata grazie alla collaborazione tra la Fondazione Elena e Claudio Cerasi e Coopculture, unendo le forze per portare l’arte olfattiva al grande pubblico e far riflettere sull’importanza del senso dell’olfatto nella vita quotidiana e nell’arte. Qui per tutte le informazioni.