“Il futuro all’orizzonte: Esplorazione dell’ipotesi metaverso presso Palazzo Cipolla a Roma”

Roma, Palazzo Cipolla
Via del Corso, 320
“IPOTESI METAVERSO””
A cura di GABRIELE SIMONGINI E SERENA TABACCHI
DAL 5 APRILE AL 23 LUGLIO 2023

“Il cambiamento è inevitabile e tiene fede alla realtà. Il metaverso è un’evoluzione naturale. Il cambiamento rende peccatori i santi, e viceversa. Allo stesso modo, l’uomo nasce dalla cenere, si trasforma in divinità, e infine torna alla cenere”. ROBERT CHARLES WILSON

Nell’incantevole cornice dell’ottocentesco Palazzo Cipolla di Roma, l’esposizione “Ipotesi Metaverso” (5 aprile – 23 luglio 2023) si propone come un audace esplorazione delle profondità artistiche e psicologiche dei mondi creati dagli artisti, dal Barocco ai giorni nostri. Curata da Gabriele Simongini e Serena Tabacchi, la mostra è un’espressione della visionaria intuizione del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. Nell’ambito di questa straordinaria esposizione, i visitatori sono immersi in un’esperienza multisensoriale che coniuga altalene immersive, filosofia digitale zen, tecnonatura, visori di realtà virtuale, intelligenza artificiale, sculture blockchain e poesia e suoni generativi, trasformando ogni spazio del palazzo in un universo parallelo.  Il termine “metaverso” deriva dalla fusione delle parole “meta” e “universo” e indica un ambiente virtuale tridimensionale in cui gli utenti possono interagire tra loro e con il contesto circostante. Grazie alle tecnologie di realtà virtuale e aumentata, il metaverso si sta affermando come un nuovo spazio di espressione artistica, in cui le opere d’arte trascendono i limiti fisici e spaziali e si trasformano in esperienze immersive e interattive.Uno degli aspetti fondamentali dell’esposizione è il messaggio etico che sottolinea l’importanza della memoria culturale. Nonostante l’entusiasmo per il progresso tecnologico e l’espansione del Metaverso, è essenziale che non dimentichiamo il nostro passato e le tradizioni che ci hanno portato fino a qui. La mostra affronta questo concetto attraverso la presentazione di opere d’arte che esplorano il rapporto tra memoria e progresso, stimolando i visitatori a riflettere sulla necessità di preservare la nostra eredità culturale. Opere storiche infatti di celebri artisti quali Carlo Maratti, Andrea Pozzo, Giovanni Battista Piranesi, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Fortunato Depero, De Pistoris, Giorgio de Chirico, Maurits Cornelis Escher, Victor Vasarely, Ugo Nespolo, Giulio Paolini, Giuseppe Fiducia, Pier Augusto Breccia, Alfredo Zelli e Cesar Santos dialogano con le creazioni site-specific di alcuni tra gli artisti digitali più innovativi e dirompenti della scena contemporanea italiana e internazionale: Robert Alice, Refik Anadol, Alex Braga, Joshua Chaplin, Sofia Crespo e Feileacan McCormick, Damjanski, Primavera De Filippi, fuse*, Fabio Giampietro con Paolo Di Giacomo, Krista Kim, Mario Klingemann, Pak, Joe Pease, Federico Solmi, Sasha Stiles e Pinar Yoldas. Tale sinergia tra tradizione e innovazione offre l’opportunità di riflettere sulla rivoluzione in atto nel campo dell’arte, dove l’avvento delle nuove tecnologie sta modificando radicalmente il modo in cui il sentimento artistico viene espresso e percepito. L’arte, come afferma il Prof. Emanuele, si è adeguata a questa coesistenza tra passato, presente e futuro, dimostrando che la tradizione rimane un punto di riferimento imprescindibile, anche nell’era digitale. “Ipotesi Metaverso” celebra il potere dell’immaginazione e della creatività umana, esplorando simultaneamente i cambiamenti che la tecnologia digitale sta apportando al nostro modo di percepire e interagire con la realtà. L’arte, come riflesso della società, si evolve costantemente, e questa mostra rappresenta un affascinante viaggio tra le nuove dimensioni spaziali ed esistenziali che gli artisti stanno sperimentando nel metaverso. Per enfatizzare l’idea che il Metaverso, una nuova dimensione ipertecnologica, debba integrarsi con la vita reale senza sostituirla, l’esposizione “Metaverso” al Palazzo Cipolla di Roma presenta un mix di opere tradizionali e digitali. Artisti che hanno creato mondi alternativi attraverso quadri e sculture coesistono con opere immersive, invitando il visitatore a vivere un’esperienza equilibrata, seppur a volte destabilizzante, tra il “fisico” e il “digitale”. I curatori Simongini e Tabacchi descrivono la mostra come un “laboratorio per il futuro”, progettato per offrire un’esperienza che si presume simile a quella degli anni a venire, caratterizzata dalla coesistenza di contemplazione e immersione, percezione quasi simultanea del materiale e dell’immateriale, tra stabilità e fluttuazione. Il percorso espositivo è multimediale e multisensoriale, abbracciando diversi ambiti artistici come la pittura, la scultura, l’incisione, l’arte digitale, la poesia, la musica e l’intelligenza artificiale. Questa combinazione di elementi offre ai visitatori un viaggio unico e stimolante, dando loro l’opportunità di esplorare e riflettere sulle nuove frontiere dell’arte e della tecnologia. L’esposizione si articola in diverse sezioni tematiche, ognuna dedicata a un aspetto specifico del metaverso e dell’arte digitale. Tra queste, spiccano:
Arte e realtà virtuale: questa sezione presenta opere d’arte create interamente in ambienti virtuali, sfruttando le potenzialità delle tecnologie di realtà virtuale. Le opere esposte, realizzate da artisti internazionali, offrono un’esperienza coinvolgente e spesso interattiva, che sfida i confini tra arte, spettatore e realtà.
NFT e collezionismo digitale: il fenomeno degli NFT (Non-Fungible Tokens) ha rivoluzionato il concetto di collezionismo d’arte, permettendo la creazione e la vendita di opere digitali uniche e autenticate. In questa sezione, i visitatori possono scoprire le opere di alcuni tra i maggiori artisti del settore e comprendere il funzionamento degli NFT e la loro importanza nel mercato dell’arte contemporanea.
Arte generativa e intelligenza artificiale: l’intelligenza artificiale sta aprendo nuove prospettive nell’ambito dell’arte generativa, con la creazione di opere d’arte a partire da algoritmi e processi automatici. Questa sezione propone una selezione di opere realizzate attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, spingendo i visitatori a riflettere sul ruolo dell’artista e sulla natura dell’arte stessa. Parallelamente alla mostra, il Palazzo Cipolla ospita una serie di incontri ed eventi collaterali, con l’obiettivo di approfondire i temi trattati nell’esposizione e di promuovere il dialogo tra artisti, esperti e appassionati. Tra questi, si segnalano conferenze, workshop e performance dal vivo, che permettono ai visitatori di entrare in contatto diretto con gli artisti e di vivere l’arte del metaverso in tutte le sue forme. Qui per tutte le informazioni.