Roma, Teatro Quirino Vittorio Gassman Stagione 2022/ 2023
“STANNO SPARANDO SULLA NOSTRA CANZONE”
Una black story musicale di Giovanna Gra
Jenny Talento VERONICA PIVETTI
Micky Malandrino CRISTIAN RUIZ
Nino Miseria BRIAN BOCCUNI
Ideazione scenica e regia GRA&MRAMOR
Musiche Alessandro Nidi
Aiuto regia Alessandro Marverti
Arrangiamenti musicali Alessandro Nidi, Elio Baldi Cantù
Luci Eva Bruno
Fonica Andrea Mazzucco
Costumi Valter Azzini
Produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra
Roma, 25 Aprile 2023
“I problemi sollevati dall’alcol e dal tabacco non possono essere risolti, va da sé, con la proibizione. L’unica politica ragionevole è di aprire altre migliori brecce nella speranza di indurre gli uomini e le donne a cambiare le vecchie e cattive abitudini per altre nuove e meno dannose.”
L’ambientazione nella leggendaria epoca degli anni Venti americani è intensificata dalla sapiente unione di musica e recitazione nello spettacolo ” Stanno sparando sulla nostra canzone “ a Teatro Quirino Vittorio Gassman di Roma. Questo spettacolo di intrattenimento racchiude magistralmente lo spirito di leggerezza dell’epoca, trasportando il pubblico in un’epoca in cui il glamour e la stravaganza andavano di pari passo con l’innovazione artistica. L’età dell’oro ruggente prende forma con abbracci appassionati e festeggiamenti sfrenati che sostituiscono la paura che una volta aveva afflitto una nazione in ripresa dall’influenza spagnola (citazione abbastanza sfacciata alla passata pandemia). Immergendoci nel mondo del proibizionismo, osserviamo l’ascesa della criminalità di Manhattan, che porta alla creazione di personaggi spregiudicati che si fanno largo in questo periodo turbolento. I sopravvissuti, sostenuti dalla speranza e animati dal desiderio di vivere appieno la vita, trovano conforto nella compagnia altrui mentre corteggiano i fuggiaschi in cerca di un nuovo inizio. La protagonista di questa oscura storia è l’affascinante e arguta Veronica Pivetti, che interpreta Jenny Talento, una fioraia apparente, ma in realtà spacciatrice d’oppio notturna per il gangster locale. Jenny cede al fascino di Nino Miseria, un giovane e inesperto giocatore di poker. Il desiderio di rinascita, dopo gli anni della pandemia, alimenta la passione e spinge Jenny a immergersi in un mondo perduto, dominato dalla criminalità, la sensualità, l’amore e la gelosia. Fino a quando, il gangster più temuto della città e suo fornitore di oppio, Micky Malandrino, un visionario dal mitra facile, spacciatore di sentimenti e tentazioni, non pretende da lei la restituzione di un vecchio debito contratto dal suo amante. Dopo qualche resistenza, la donna cede, ma poi ci ripensa trascinandoci all’epilogo, in una resa dei conti salata e inaspettata, con un finale in crescendo decisamente esplosivo. ” Questo spettacolo è un piccolo e grande miracolo pieno di idee, e di idee molto originali e sorprendenti. Sono molto soddisfatta perché accanto a me ci sono due ottimi interpreti e, cosa più importante, c’è una grande intesa sul progetto. Mi piace l’idea di poter interpretare a modo mio alcune meravigliose canzoni che amo da sempre. Cristian Ruiz e Brian Boccuni, si definiscono i cantastorie e il peso della parola è anche in musica, gli ingredienti scelti, sono fusi perfettamente.” dice Veronica Pivetti. Concepito e plasmato dall’estro di Giovanna Gra, questo spettacolo incarna un esempio di come interpretazione, recitazione e direzione si fondono in perfetta armonia per dare vita a uno “show” delizioso e avvincente senza però grandissime pretese drammaturgiche. Un’ allestimento incalzante dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un ambientazione urban, spolverato dai fumi colorati delle strade di Manhattan, da occhiali scuri, mitra, calze a rete, scintille e canzoni. La colonna sonora di Alessandro Nidi è eclettica e ricca di sfumature, spaziando dal dramma alla commedia, e dimostra la versatilità e la creatività del musicista e la sua capacità di adattare, inserire e gestire il suono in armonia con lo svolgimento teatrale. Eva Bruno, con il suo lavoro sulle luci, riesce a creare un’ambientazione visiva che si sposa perfettamente con le musiche e le esigenze narrative dello spettacolo. Le sue scelte di illuminazione mettono in risalto i momenti salienti, esaltando le performance degli attori e contribuendo a delineare lo spazio scenico privo di impianti strutturati. Infine, i costumi di Valter Azzini realizzati con abilità e dedizione, apportano un significativo contributo all’estetica generale della rappresentazione. Sotto la guida esperta di una regia scanzonata ma sempre attenta, il cast offre uno spettacolo spensierato di puro intrattenimento, privo di qualsiasi pretenziosità o complessità non necessaria. L’unico scopo è intrattenere il pubblico e offrirgli un’esperienza teatrale coinvolgente e ci riesce pienamente anche quando la trama manca totalmente di peso. Veronica Pivetti (Jenny Talento) affronta con maestria un ruolo che le consente di sondare l’intero spettro delle sue numerose ed assodate capacità artistiche. Non si tratta solo di recitazione, ma anche di ballo e canto. La sua performance include infatti l’esecuzione di celebri brani pop e rock degli anni passati, riuscendo a dar vita ad un personaggio simpatico, spiritoso e coraggioso. Incarna una donna innamorata, passionale e gelosa, una figura forte e inconsapevolmente femminista che cattura immediatamente l’attenzione del pubblico. È impossibile non tifare per lei, poiché coinvolge, diverte ed emoziona, avvolgendo e stravolgendo con le variegate sfumature del suo personaggio. La straordinaria attrice adatta le canzoni alle sue caratteristiche vocali e al suo gusto personale, offrendo un’interpretazione molto apprezzata dal pubblico in sala. La bravura di Brian Boccuni si mostra chiaramente attraverso l’espressione, la recitazione e la musicalità durante l’intero spettacolo, offrendo un’affascinante e coinvolgente rappresentazione del personaggio di Nino Miseria. Il suo innato talento e la sua dedizione sono evidenti mentre naviga abilmente nel complicato panorama emotivo del personaggio. Sia nei momenti di vulnerabilità che nei pezzi rock energici, l’approccio di Brian Boccuni nel ruolo cattura l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine. Inoltre, la sua indiscutibile alchimia con la collega aggiunge profondità e autenticità alla loro relazione scenica, rendendo la storia d’amore abbastanza credibile. L’unico appunto riguarda la scelta di una fisicità costantemente esuberante, celata (non troppo) dietro un velo di sensualità. Considerando le abilità dell’interprete, tale scelta (probabilmente registica) avrebbe potuto essere mitigata per ottenere un risultato più equilibrato e naturale ed alle volte meno scontato. Emozione e forza d’animo caratterizzano la performance di Cristian Ruiz nel ruolo di Micky Malandrino. Le sue doti interpretative gli consentono di sondare emozioni e motivazioni complesse, mentre la sua recitazione trasmette questi elementi in modo persuasivo e costante. Inoltre, l’anima musicale di Ruiz si esprime in ogni nota cantata e ogni passo di danza, assicurando una visione artistica armoniosa e coerente sul palco. Un approccio più moderato in alcuni brani e allusioni meno ovvie nella recitazione avrebbero potuto favorire l’interprete, rendendo il personaggio alle volte meno caricaturale. Il pubblico del Teatro Quirino è stato conquistato dalla musica e dalle atmosfere, applaudendo il cast durante e alla fine dello spettacolo. Photo Credit:Renzo Daneluzzi. Qui per tutte le informazioni.