Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica di Pasqua

La Cantata Christ lag in Todesbanden BWV 4 si colloca nella prima parte della carriera compositiva di Bach; con tutta probabilità fu scritta  la Pasqua a  Mühlhausen nel 1707 o nel 1708, quando Bach aveva poco più di vent’anni.
La Cantata, basata sull’inno pasquale di Martin Lutero “Christ lag in Todesbanden”, fu ripresa e in parte rielaborata,a Lipsia attorno al 1725.
La melodia di Lutero del 1524 (con echi dell’inno gregoriano “Pange lingua gloriosi”) permea la sostanza musicale di ogni movimento. Nel servizio luterano, la cantata sarebbe stata eseguita immediatamente dopo il testo evangelico, inteso come elemento del culto immediatamente pertinente al suo contenuto teologico, e forse anche commentandolo come il sermone che seguiva.
Dopo una sinfonia di apertura (che contiene forti echi motivici del corale), Bach imposta la prima strofa del testo sotto forma di un esteso preludio corale, con passaggi di imitazione coronati dalla melodia corale cantata come Cantus firmus. Un Coro dalla struttura austera,dal tono cupo, il movimento si chiude (così come ogni verso-numero) con la presenza di un brillante e dinamico “Alleluia”.
La struttura della cantata si basa su un impianto simmetrico, Corale (Coro)- Duetto (soprano- Contralto)- Solo (Aria tenore) – Corale (Coro)- Solo (Aria Basso) – Duetto (Soprano e Tenore) – Corale (Coro). Il Coro (Nr.5) è il punto focale  della Cantata, con il suo vibrante movimento contrappuntistico raffigura la “prodigiosa battaglia che oppose  la vita alla morte che il testo di Lutero afferma essere stata vinta dalla morte di Cristo.
Segue un’aria di basso con un salto  melodico verso il basso di una dodicesima diminuita quando avviene la sconfitta della Morte. Il successivo Duetto invita tutti i presenti a celebrare la Pasqua, questa santa vittoria; le frasi di questa pagina si poggiano su un ritmodanzante, ritmicamente puntato. Chiude un Corale (Vers.6) impostato in modo omofonico, in stile inno, appropriato per la partecipazione dell’assemblea.

Nr.1 – Sinfonia (Violino I/II, Viola I/II, Continuo
Nr.2 –  Vers.1 (Coro)

Cristo giaceva nelle bende della morte 1
immolato per i nostri peccati,
egli è ora risorto
e ci portato la vita;
per questo dobbiamo gioire,
lodare Dio ed essergli riconoscenti
cantando alleluia,
alleluia!
Nr.3 – Vers.2 (Duetto, soprano e contralto)
Nessuno poteva sconfiggere la morte
tra tutti i figli dell’uomo,
tutto ciò a causa dei nostri peccati,
non esisteva più l’innocenza.
Perciò la morte venne subito
e prese potere su di noi,
tenendoci prigionieri nel suo regno.
Alleluia!
Nr.4 – Vers.3 (Aria Tenore)
Gesù Cristo, Figlio di Dio,
è venuto presso di noi
ed ha allontanato il peccato,
privando così la morte
di tutti i suoi diritti e i suoi poteri,
della morte resta solo un simulacro,
essa ha perso il suo pungiglione. 2
Alleluia!
Nr.5 – Vers.4 (Coro)
Ci fu una prodigiosa battaglia
che oppose la morte alla vita,
la vita riportò la vittoria
annientando la morte.
Le Scritture preannunciavano che
una morte avrebbe cancellato l’altra,
la morte è stata schernita.
Alleluia!
Nr.6 – Vers.5 (Aria Basso)
Ecco il vero agnello pasquale
che Dio ha voluto,
è stato innalzato sul legno della croce
ed arrostito con ardente amore,
il suo sangue segna le nostre porte, 3
la fede fronteggia la morte,
l’assassino non può più nuocere.
Alleluia!
Nr.7 – Vers.6 (Duetto Soprano e Tenore)
Allora celebriamo con cuore lieto
e gioioso la grande festa
che il Signore accende per noi,
egli stesso è il sole
che con lo splendore della sua grazia
illumina l’intero nostro cuore,
la notte del peccato è svanita.
Alleluia!
Nr.8 – Vers.7 (Corale)
Mangiamo e saziamoci
con il vero pane azzimo pasquale,
il vecchio lievito non può
essere associato alla Parola di grazia, 4
Cristo sarà il nostro cibo
e lui solo nutrirà la nostra anima,
la fede non vivrà d’altro.
Alleluia!
Traduzione Emanuele Antonucci