“Teresa la ladra” al Teatro Parioli di Roma: un’esperienza teatrale emozionante con Mariangela D’Abbraccio

Roma, Teatro Parioli Stagione 2022/ 2023
“TERESA LA LADRA”
di Dacia Maraini
Canzoni originali di:Sergio Cammariere, Dacia Maraini
Con Mariangela D’Abbraccio
Regia di Francesco Tavassi
Arrangiamenti di Alessandro Nidi

Costumi di Maria Rosaria Donadio
Musicisti: Gianluca Casadei (fisarmonica), Dario Piccioni (contrabbasso), Lucrezio De Seta (batteria), Augusto Creni (chitarra)
Roma, 24 marzo 2023

“Per me donare è la prova dell’amore, no? La più grande. (Teresa)

Sul palcoscenico del Teatro Parioli di Roma, “Teresa la ladra” offre uno spettacolo gioioso, commovente e toccante. Basato sul romanzo di Dacia Maraini “Memorie di una ladra” e splendidamente portato sul grande schermo da Monica Vitti, il dramma narra le vicende di Teresa, un’affascinante e sfortunata ladra che attraversa gli episodi storici e la vita in Italia dal 1920 fino al 1970. La storia di Teresa si svolge in un racconto tragicomico e acrobatico, caratterizzato da un ritmo serrato e avvincente. Mariangela D’Abbraccio veste i panni di Teresa, raccontando e cantando la sua storia con passione e coinvolgimento. Le musiche originali di Sergio Cammariere aggiungono profondità all’esperienza, costituendo la colonna sonora essenziale dell’opera.Interpretando magistralmente il ruolo di Teresa, Mariangela D’Abbraccio cattura l’attenzione del pubblico e rende omaggio all’iconica performance di Monica Vitti. D’Abbraccio, con una consapevolezza vocale non comune, riesce a evocare un’ampia gamma di sfumature emotive attraverso la modulazione del timbro. La sua voce si adatta perfettamente alle diverse situazioni drammatiche, passando con disinvoltura dalla leggerezza e vivacità delle scene comiche alla profondità e intensità delle situazioni più drammatiche rivelando la sua complessità e rendendo Teresa un personaggio tridimensionale e autentico. Il Teatro Parioli di Roma si trasforma in uno scenario perfetto per questa avventura teatrale, dove gli spettatori vengono trasportati in un viaggio attraverso gli eventi storici e le emozioni di un’Italia in continua evoluzione. In “Teresa la ladra”, l’umorismo e la tenerezza si intrecciano sapientemente con la drammaticità, creando uno spettacolo che non si può non amare. Merito anche del regista Francesco Tavassi. Le creazioni di Maria Rosaria Donadio per la protagonista si caratterizzano per una sapiente fusione di stilemi d’epoca e accenti contemporanei. La costumista ha preso spunto dalla moda dagli anni ’20 agli anni ’70, periodo in cui è ambientata la vicenda, per poi reinventarla con tocchi di modernità e originalità. Gli abiti di Teresa, pur mantenendo un’aura di semplicità e sobrietà, sono impreziositi da dettagli e finiture che ne accentuano l’eleganza e la grinta. Di notevole impatto sono state le musiche cha hanno dato corpo all’intera rappresentazione scenica. Sergio Cammariere ha saputo trasfondere in ogni sua nota creativa una polifonia ricercata ed elegante, conferendo all’intero spettacolo una qualità musicale notevole. Le sue composizioni sono pervase da un equilibrio armonico alquanto raffinato, che si manifesta attraverso un’accorta sovrapposizione di melodie e contrappunti, e un uso mirabile delle dinamiche e delle timbriche. La maestria del noto compositore si palesa anche nella scelta degli strumenti e delle orchestrazioni, che si adattano mirabilmente alle diverse atmosfere dell’opera. Egli fa ricorso a una varietà di timbri e tessiture strumentali, spaziando dalla fisarmonica  al contrabbasso, dalla chitarra alla batteria, per sottolineare e accompagnare con perizia i cambiamenti emotivi e drammaturgici della narrazione. La padronanza del ritmo e la coordinazione tra i musicisti erano notevoli e hanno permesso all’orchestra di sostenere la narrazione in modo efficace. Tuttavia, nonostante l’ottima tenuta del tempo e l’accoglimento delle diverse parti, l’orchestra era meno precisa e pulita nel suono. In alcuni momenti, l’esecuzione appariva leggermente disomogenea e mancava di quella brillantezza che avrebbe reso la performance davvero memorabile. Nonostante queste imperfezioni è riuscita a fornire un accompagnamento adeguato allo spettacolo, sostenendo l’attrice e contribuendo all’atmosfera complessiva dell’opera. Interessanti gli arrangiamenti di Alessandro Nidi. Grazie alla combinazione di una narrazione avvincente, una performance eccezionale di Mariangela D’Abbraccio e una colonna sonora coinvolgente, questa rappresentazione al Teatro Parioli di Roma è un’esperienza imperdibile per gli appassionati di teatro. Pubblico emozionato e partecipe ha applaudito con grande trasporto l’attrice ed i musicisti tutti. Dacia Maraini e Sergio Cammariere presenti tra il pubblico, sono stati chiamati sul palcoscenico e hanno cordialmente salutato tutti. Accogliendo con umiltà gli applausi e le ovazioni personali, hanno ringraziato la platea. Qui per le altre date.