Le cantate di Johann Sebastian Bach: Festa dell’annunciazione di Maria

Gli ordinamenti liturgici a Lipsia consentivano che il lungo periodo di astinenza della “Musica figurals”, con l’impiego cioè di cantate nel servizio liturgico, venisse interrotto, o meglio conoscesse una sospensione, il  25 marzo giorno nel quale si celebrava una delle più importanti feste liturgiche mariane, la Festa dell’Annunciazione a Maria, codificata da oltre un millennio nella tradizione Cristiana occidentale e assunta anche come data iniziale del calendario civile presso certi governi, quello Fiorentino ad esempio, con la considerazione che il 25 marzo si colloca esattamente nove mesi prima del Natale e deve quindi considerarsi come data del concepimento di Gesù.
Per questa festività Bach compose, a nostra conoscenza, due cantate,  la numero 182 è la numero 1. La cantata nr. 182 è in realtà un’opera del periodo di Weimar, scritta per la domenica delle Palme che, nel 1714, al tempo e cioè in cui fu realizzata, cadeva appunto Il 25 marzo. Consideriamo qui, dunque la sola cantata BWV nr. 1 Wie schön leuchtet der Morgensterneseguita Il 25 marzo 1725, una cantata che ha anche la fortuna di aprire il catalogo delle opere bacchiane, è con questa pagina, infatti, che si inaugurò l’esecuzione ottocentesca delle opere bachiane promosse dalla società Bach eretta a Lipsia nel 1850. Punto di partenza per la cantata è un Corale di Philipp Nicolai (1558-1608) del 1599, il il suo tema centrale il ben noto episodio evangelico narrato da Luca (cap. 1 vers 26-38). Poicheè l’evento è solenne,
l’organico strumentale previsto da Bach per la Cantata che deve celebrarlo è adatto alla circostanza: una coppia di corni, 2 di oboi da caccia e due parti concertanti di violino in aggiunta a quelle consuete. L’ampio brano introduttivo, una sorta di pastorale in 12/8 che richiama alla mente il clima natalizio, si apre e si chiude con un intervento strumentale e risulta suddiviso in tre sezioni secondo il disegno proposto dalle “stanze” del Corale, due terzine e una quartina.  La cantata poi presenta due arie, una per Soprano (Nr.3), accompagnata con oboe da caccia, che riflette il carattere sereno, gioioso della partitura, la seconda, per tenore (Nr.5), unisce due violini concertanti e i violini di ripieno, quasi per dare maggiore risalto, spessore, al “suono degli strumenti”, che esplicitamente richiamano il testo. Il  Corale conclusivo presenta l’organico completo e affida al secondo corno una parte indipendente, mentre gli altri strumenti hanno la semplice funzione di raddoppio delle parti vocali, e la realizzazione è quella che si addice a una festa cantata.
Nr.1 Coro
Con che bellezza splende la stella del mattino,
piena di grazia e verità del Signore,
il caro germoglio di Iesse! 
Tu, figlio di Davide della stirpe di Giacobbe,
mio re e mio sposo,
hai preso possesso del mio cuore,
tu che sei amante
ed amico,
bello e splendente, grande e giusto, ricco di doni,
alto e stupendamente onorato.
Nr.2 – Recitativo (Tenore)
Tu, vero Dio e figlio di Maria,
tu, re degli eletti,
com’è dolce per noi la tua Parola di vita,
che già consentiva agli antichi padri
di contare gli anni e i giorni,
e che Gabriele con gioia
ha annunciato qui a Betlemme!
O dolcezza, o pane del cielo,
che né la tomba, né il pericolo, né la morte
possono strappare dai nostri cuori.
Nr.3 Aria (Soprano)
Celesti fiamme divine, riempite il petto
dei credenti che fortemente vi desiderano!
Le anime provano il potente sentimento
dell’amore ardente
e sperimentano sulla terra le delizie del paradiso.
Nr.4 – Recitativo (Basso)
Uno splendore terreno, una luce corporea
non commuovono la mia anima;
un raggio di gioia mi giunge da Dio,
poiché un dono supremo,
il corpo e il sangue del Salvatore,
è qui per mio conforto.
E’ necessario che
la sovrabbondante benedizione,
a noi destinata dall’eternità
e raccolta dalla nostra fede,
ci ispiri lode e gratitudine.
Nr.5 – Aria (Tenore)
La nostra voce e il suono degli strumenti
saranno
ora e sempre
pronti a porgerti ringraziamenti ed offerte.
Cuore e spirito si elevano
per tutta la vita
con il canto
per lodarti, grande Re.
Nr.6 – Corale
Sono contento dal profondo del cuore
che il mio tesoro sia l’Alfa e l’Omega,
il principio e la fine;
ricompensandomi con il suo salario
mi accoglierà in paradiso, 2
e perciò batto le mani.
Amen! Amen!
Vieni, bella corona di gioia, non tardare,
ti aspetto con desiderio.
Traduzione Emanuele Antonacci