Per lLa terza domenica di Quaresima, nota anche come “Dominica Oculi”, dalla prima frase dell’Antifona d’Ingesso (“I miei occhi sono sempre rivolti al Signore”), Bach scrisse una prima Cantata,Widerstehe doch der Sünde BWV 54 nel 1714, per Weimar, dove il compositore era stato nominato Konzermeister, proprio nel marzo di quell’anno. Qui Bach aveva l’obbligo di comporre una Cantata ale mese per il servizio che si teneva presso la Cappella di Corte. Nel 1714 scrisse10 Cantate (ma ne conosciamo solo 8), mentre delle dodici Cantate relative al 1715, ce ne sono pervenuto solo 7, a queste però vanno aggiunte altre 2 che ci sono pervenute non nella loro forma originale ma come riadattamenti per far fronte ad altre destinazioni liturgiche. Non è chiarissima l’attribuzione della Cantata Widerstehe doch der Sünde alla Dominica Oculi (la prima stampa ne attribuiva questa destinazione) così come l’esecuzione, tra il 1714 (Bach era giutno a Weimar il 4 marzo 1714) e il 1715. Aldilà di questì dati storici, questa pagina, su testo di Georg Christian Lehms (1684-1717 fa parte del numero piuttosto ristretto delle Cantate (solo una dozzina tra le circa 200 cantate esistenti di Bach) per voce sola, in questo caso un contralto. La struttura è semplice: due arie separate da un recitativo; senza un corale conclusivo. Evidente l’influenza – specialmente nella sua netta divisione di arie tripartite con il recitativo centrale della Cantata in stile italiano. Il tema, un monito a resistere alle insidie di Satana. La prima aria, la più ampia e armonicamente ricca esorta il cristiano a non lasciare che “il veleno ti afferri” sotto forma delle astuzie di Satana. Dopo un recitativo che avverte che coloro che hanno “scelto” il peccato non entreranno nel regno di Dio, segue la seconda aria, dalla chiara cifra bachiana, una fuga a tre voci tra voce, violini all’unisono e viole, il cui sinuoso soggetto cromatico dipinge ancora una immagine del peccato nelle sue molteplici affermazioni.
Nr.1 Aria (Contralto)
Resisti al peccato,
prima che il suo veleno si impadronisca di te.
Non lasciarti ingannare da Satana;
disonorare la gloria di Dio
è una sventura che conduce alla morte.
Nr.2 Recitativo (Contralto)
L’apparenza del peccato più infame
è di una grande bellezza esteriore;
ma successivamente si trasforma
con dolore e frustrazione
in una profonda tristezza.
Visto dall’esterno sembra oro;
ma guardando dentro,
si rivela non essere altro che un’ombra vuota
e un sepolcro imbiancato.
Il peccato è come le mele di Sodoma,
e chi lo ha scelto
non entrerà nel Regno di Dio.
Esso è come una spada affilata
che trafigge il corpo e l’anima.
Nr.3 Aria (Contralto)
Chi commette peccato viene dal diavolo,
poiché egli né è l’origine.
Eppure quando si oppone resistenza
ai suoi spregevoli attacchi con vera devozione,
il peccato subito svanisce.
Traduzione Emanuele Antonacci