Roma, Teatro Parioli: “Quasi amici”

Roma, Teatro Parioli Stagione 2022/2023
“QUASI AMICI”
dal film “Quasi amici” di Eric Toledano e Olivier Nakache
Philippe Pozzo di Borgo MASSIMO GHINI

Bakari “Driss” Bassari PAOLO RUFFINI
con Claudia Campolongo, Francesca Giovannetti ,Leonardo Ghini, Giammarco Trulli, Alessandra Barbonetti, Diego Sebastian Misasi
Adattamento e Regia Alberto Ferrari
Scene Roberto Crea
Costumi Stefano Giovani
Disegno luci Pietro Sperduti
Musiche Roberto Binetti
Video Robin studio
Organizzazione Carmela Angelini, p
roduzione esecutiva Michele Gentile
Roma,18 Febbraio 2023
“La mente umana è paragonabile ad una farfalla che assume il colore delle foglie sulle quali si posa… si diventa ciò che si contempla.” Gustave Flaubert
Lo spettacolo di prosa “Quasi Amici” in scena a Roma al Teatro Parioli rappresenta  un esempio di produzione teatrale che puntando su nomi conosciuti in locandina, risulta poi in verità limitato per un’evidente carenza di sceneggiatura e dalla poco incisiva recitazione degli attori.La trama dell’opera, ispirata al celebre film francese, si presenta infatti sin da subito come un’occasione sprecata, mancando di originalità e di spessore, con dialoghi ridondanti e poco significativi molto spesso persino poco pertinenti. La mancanza di un’analisi psicologica più profonda dei caratteri in scena e delle loro vicende ne limita così tanto l’impatto emotivo da rendere il risultato finale  poco coinvolgente per lo spettatore soprattutto nei suoi momenti più drammatici dove raggiunge punte quasi amatoriali. Contano poco le freddure e le battute che riescono qua e la a far sorridere il pubblico se non sono supportate da un impianto più solido e strutturato. In confronto a quanto ci si aspetterebbe ( memori della nota pellicola), questo allestimento  appare, dunque, limitato e poco credibile. Quasi amici”( in inglese “Intouchables”, mentre il titolo originale è “Les Intouchables”) è un film del 2011 prodotto dalla Gaumont, diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano e interpretato da diversi attori francesi di nota importanza, come François Cluzet e Omar Sy. La sceneggiatura della pellicola è abbastanza fedele al libro “Le Second souffle”, che narra la storia vera di Philippe Pozzo di Borgo e Abdel Yasmin Sellou.La storia di “Quasi Amici” si svolge a Parigi, in Francia, dove Bakari “Driss” Bassari alterna la propria vita tra ricerca di sussidi statali e carcere. Dai modi grotteschi, rozzi ed espansivi, Driss cerca in ogni modo di arrivare a fine giornata per mantenere la sua numerosa famiglia. Un giorno decide di rispondere a un annuncio di lavoro diffuso da Philippe Pozzo di Borgo, un ricco tetraplegico in cerca di un caregiver che lo assista nelle mansioni quotidiane. Driss si reca al colloquio con lo scopo di farsi firmare un foglio in cui viene attestato che ha partecipato al colloquio, anche se avrà esito negativo, così da continuare a chiedere i sussidi statali che servono alla sua famiglia. Colpito dai modi particolarmente estroversi e sinceri dell’uomo, Philippe deciderà di assumere Driss, il quale dovrà quindi occuparsi di svariati compiti che lo porteranno a conoscere approfonditamente il suo nuovo datore. I due cominceranno a oltrepassare i confini del semplice rapporto di lavoro, in quanto nascerà un’amicizia profonda e importante che porterà entrambi a un cambiamento significativo delle loro vite.La recitazione degli attori non contribuisce ad elevare la qualità dello spettacolo, con Paolo Ruffini (Bakari “Driss” Bassari ) che si dimostra poco interessante in questo ruolo, non riuscendo a dare il giusto peso alle emozioni del suo personaggio, sempre troppo concentrato sulla battuta facile. La sua recitazione poco curata nei momenti drammatici riduce l’impatto emotivo dello spettacolo che in verità avrebbe bisogno un po’ di più che  “bischerate”. Paolo Ruffini nella parte di Paolo Ruffini insomma. Massimo Ghini (Philippe Pozzo di Borgo) sebbene dotato di un talento attoriale ben noto, non riesce ad essere sempre convincente nel suo ruolo, risultando in molti momenti impacciato e poco concentrato. Il resto del cast, inoltre, non raggiunge un livello di recitazione particolarmente elevato. Gli unici aspetti positivi di “Quasi Amici” sono le luci di Pietro Sperduti e le scenografie di Roberto Crea, realizzate con cura e attenzione ai dettagli, e che rappresentano uno dei punti di forza dello spettacolo. Due pedane con delle immagini proiettate sul retro ricreano le varie ambientazioni e regalano profondità e volume agli spazi. La regia e l’adattamento di Alberto Ferrari non è un altro punto di forza: i tempi scenici troppo poco ritmati rappresentano un altro dei limiti di questa produzione teatrale, rendendo lo spettacolo lento e poco dinamico, non contribuendo a mantenere l’attenzione dello spettatore. Nonostante tutto parte del numeroso pubblico ha accolto lo spettacolo con applausi e soddisfazione. Photo Credit Claudio Porcarelli.