Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica di Sessagesima

Per la domenica di Sessagesima (ora denominata sesta domenica del tempo ordinario), presente anche nel calendario luterano,  Bach ha scritto, tra il 1713 e il 1714,  una prima cantata dal titolo  Gleichwie der Regen und Schnee vom Himmel fällt BWV18, risalente al periodo di Weimar, per poi essere ripresa, con un rifacimento, a Lipsia nel 1724. Il testo è  affidato allo scrittore e teologo Erdmann Neumeister (1671-1756) e si basa sul testo biblico di Isaia (55:10-11), che parla della Parola di Dio che è come la pioggia e la neve che scendono dal cielo e che non ritornano indietro senza aver portato frutto. Bach utilizza questo tema per esprimere l’importanza della Parola di Dio nella vita dei credenti e per invitare i suoi ascoltatori a prestarne attenzione e a seguirla con fede.
Questa partitura rappresenta uno dei momenti di transizione (ma anche di originalità) della vita artistica di Bach, contrassegnata dalla scoperta della forma del concerto italiano che svilupperà successivamente. Non vi è un coro d’apertura, ma una sinfonia che  combina quattro viole e un basso continuo ed esibisce la padronanza di Bach dello stile italiano, in particolare di Antonio Vivaldi. I tre temi musicali della sinfonia compaiono nel successivo recitativo/arioso, cantato dal basso, che cita Isaia 55:10-11
: la pioggia e la neve che cadono e la crescita e la fertilità.  Originale e alquanto insolita anche la sezione centrale: tre recitativi accompagnato (affidati al tenore e al basso, anche qui con squarci in “arioso”), interrotti da una Litania del Coro, dai toni imperiosi, quasi drammatici. Il testo, tratto dalla parabola del seminatore (Luca 8,4-15) rappresenta i diversi tipi di terreno della parabola. L’aria bipartita del soprano, dai toni intimamamente cullanti ribadisce però con determaninazione (“Fort mit allen, fort, nur fort!” / Allontanatevi da essi, via, via!) la volontà di sfuggire dalle tentazioni del Mondo. Concetto ribadito dal Corale finale.

Nr.1 – Sinfonia
Flauto I/II, Viola I-IV, Fagotto, Violoncello, Continuo
Nr.2 – Recitativo (Basso)
“Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia
il seme al seminatore e pane da mangiare, così sarà della
parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me
senza effetto, senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata.”
Nr.3 – Recitativo e Litania (Tenore, Basso e Coro)
Tenore
“Mio Dio, ecco il mio cuore:
te lo apro nel nome del mio Gesù;
semina in esso
come se fosse terra fertile.
Mio Dio, ecco il mio cuore:
che porti frutto, moltiplicato al centuplo.
O Signore, aiutami o Signore, rendilo prospero!”
Litania (Coro)
“Donaci il tuo Spirito e la forza della tua Parola.
Ascoltaci, Signore Dio!”
Basso
“Difendici, Padre fedele, affinchè
né io né alcun cristiano
sia sedotto dall’astuzia del diavolo.
Tutto il suo impegno è rivolto
a privarci della tua parola
e di ogni benedizione.”
Litania (Coro)
“Satana sia schiacciato sotto i nostri piedi.
Ascoltaci, Signore Dio!”
Tenore
“Ah! Molti rinnegano la fede e la tua Parola
cadendo come frutta marcia
sotto il peso della persecuzione.
Così si immergono nell’eterno tormento
per evitare una sofferenza temporanea.”
Litania (Coro)
“Dai turchi e dai papisti,
crudeli assassini e blasfèmi,
dall’odio e dal furore, proteggici Padre.
Ascoltaci, Signore Dio!”
Basso
“Altri pensano solo al loro ventre;
e intanto dimenticano completamente l’anima;
ormai Mammona
possiede molti cuori.
Così la forza della Parola diviene inefficace.
E quante anime
sono prigioniere del piacere?
Sono sedotte con forza dal mondo,
il mondo che per loro prende il posto del cielo,
perchè lontano dal cielo si sono smarrite.”
Litania (Coro)
“Riconduci tutti i dispersi e i traviati.
Ascoltaci, Signore Dio!”
Nr.4 – Aria (Soprano)
“Il tesoro della mia anima è la Parola di Dio;
tutti gli altri tesori
sono trappole
tese dal mondo e da Satana
per catturare le anime deboli.
Allontanatevi da essi, via, via!
Il tesoro della mia anima è la Parola di Dio.”
Nr.5 – Corale
“Ti prego, Signore, dal profondo del cuore,
non allontanare
la tua santa Parola dalla mia bocca;
così che non debba vergognarmi
del mio peccato e della mia colpa, avendo riposto
la mia fiducia nella tua misericordia:
chi crede fermamente in essa
non dovrà temere la morte.”
Traduzione Emanuele Antonacci