Le cantate di Johann Sebastian Bach: Domenica di Quinquagesima

Al 1723 risale la Cantata Jesus nahm zu sich die Zwölfe BWV 22 eseguita a Köthen per la Domenica di Quinquagesima (attualmente denominata VII domenica del Tempo Ordinario ) e poi ripresa a Lipsia, il 20 febbraio dell’anno successivo. Questa Cantata venne scritta in vista della assunzione a “ThomasKantor” a Lipsia, si tratta anzi della partitura che Bach presentò come prova delle sue capacità nel concorso aperto dalle autorità di Lipsia, una ventina di giorni dopo la prova sostenuta dal compositore Christoph Graupner (1683-1750), e allo stile di questo pare che Bach abbia guardato con particolare attenzione, forse nel tentativo di accattivarsi maggiori simpatie negli ambienti lipsiensi,  tanto dei consiglieri municipali,  quanto dei parrocchiani. L’opera in qualche modo sembra voler riflettere il gusto della borghesia della città sembra collocarsi in un filone più comune e tradizionale anche se, in realtà, la scrittua bachiana è sempre pregevolissima. Bach, vinse quel Concorso e Graupner, con grande onesta intellettuale scrisse al comune di Lipsia, affermando  che Bach “è musicista tanto abile all’organo quanto esperto nel comporre musica sacra e brani a cappella” e che “avrebbe svolto onestamente e adeguatamente gli incarichi affidatigli.
Il testo di Elisabeth Kreuziger (1500-1535) e di Anonimo prende spunto dal Vangelo secondo Luca (cap.18, 31.43) per  la domenica prima della Quaresima (Quinquagesima) e ci presentà Gesù che annuncia ai discepoli la sua imminente passione e risurrezione, evento narrato nell’arioso per tenore e basso e  nel coro arioso iniziale. L’incomprensione dei discepoli è espressa in una fuga corale. Le successeive arie bipartite per contralto (nr.3) e tenore (nr.5) – inframmezzate da un espressivo recitativo-arioso del basso – formano un commento personale su questi eventi, la prima supplicando di comprendere il significato della passione, la seconda un vivace movimento in ritmo di danza “passepied” che proclama l’intenzione di “rinunciare alle cose della carne” a favore della “pace dello spirito”. Il Corale finale si sviluppa in quattro strofe un movimento ritmato del “basso continuo”. Il ciclo delle Cantate bachiane riprende con quella che era denominata la “Dominica Oculi” e che coincide con la terza domenica del tempo di Quaresima che, in questo 2023 cade il 12 marzo.

Nr.1 Arioso (Tenore, Basso e Coro)
Tenore
Gesù prese con sé i Dodici e disse loro:

Basso
«Ecco, noi andiamo a Gerusalemme, e tutto ciò che fu
scritto dai profeti riguardo al Figlio dell’uomo si
compirà ».
Coro
Ma non compresero nulla di tutto questo,
e non capivano ciò che egli aveva detto.
Nr.2 Aria (Contralto)
Mio Gesù, prendimi con te,
sono pronto, voglio partire da qui per andare
a Gerusalemme, luogo della tua Passione.
Fortunato se riuscirò a comprendere
per il mio conforto il significato di questo
momento di sofferenza e di morte!
Nr.3 Recitativo (Basso)
Mio Gesù, prendimi con te e io accorrerò
poiché la carne ed il sangue, come i tuoi discepoli,
comprendono con difficoltà quello che hai detto. Carne
e sangue sono attratti dal mondo e dalle grandi folle;
entrambi volevano costruire una solida fortezza
sul monte Tabor, quando ti sei trasfigurato;
al contrario sul Gòlgota, luogo di sofferenza,
non vogliono gettare neanche uno sguardo.
Ah! Crocifiggi in me, nel mio petto corrotto,
innanzitutto questo mondo e i suoi piaceri proibiti,
così comprenderò perfettamente le tue parole
e andrò a Gerusalemme pieno di gioia.
Nr.4 Aria (Tenore)
Il mio tutto supremo, il mio bene eterno
migliora il mio cuore, trasforma la mia anima:
abbatte tutto ciò
che resiste alla rinuncia della carne!
Quando sarò mortificato nello spirito,
prendimi con te nella pace!
Nr.5 Corale
Mortìficaci con la tua bontà,
rialzaci con la tua grazia;
estirpa in noi l’uomo vecchio
affinché l’uomo nuovo possa vivere
felice già qui sulla terra,
e che i suoi sentimenti, i suoi desideri
ed i suoi pensieri siano rivolti a te.
Traduzione Emanuele Antonacci