Verona, Teatro Nuovo: “Le preziose ridicole”

Verona, Teatro Nuovo, rassegna “Divertiamoci a teatro” 2022/23
“LE PREZIOSE RIDICOLE”
Liberamente tratto da Les précieuses ridicules di Molière
Caterina BENEDICTA BOCCOLI
Maddalena LORENZA MARIO
Il presentatore (Gorgibus) STEFANO ARTISSUNCH
Regia, adattamento e ideazione scenografica  Stefano Artissunch
Costumi  Marco Nateri
Maschere e pupi  Giuseppe Cordivani
Musiche  Andrea Bianchi
Luci  Patrick Vitali
Produzione Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona e Synergie Teatrali
Verona, 6 dicembre 2022
Qui le prossime repliche
Ambientazione: la Roma degli anni ’40 durante la guerra. Protagoniste. due attrici d’avanspettacolo, Caterina (Cathos) e Maddalena (Magdelon), che per vivere si esibiscono come duo “Les Précieuse”. La vicenda prende il via dall’ingaggio di Maddalena, sprovveduta attricetta di provincia che si presenta (fuori tempo massimo) a un’audizione teatrale. Qui l’incontro con la sprezzante e cinica Caterina. Prende così il via la vicenda artistica e umana delle due donne. Caterina, che si mostra fredda calcolatrice di stessa, bandisce i sentimenti e si accompagna con uomini danarosi o gerarchi fascisti. L’ingenua Maddalena, invece,  inguaribilmente romantica è invece vittima di un amore sbagliato e di una maternità indesiderata. Sullo sfondo la situazione storico-politica di quegli anni, che diventa sempre  prepotentemente invasiva: dal divieto di utilizzare lingue straniere, fino alle leggi raziali che porta alla luce l’origine giudaica di Maddalena e che segna il punto più drammatico della storia. Tra le due donne si inserisce la figura debordante e un po’ ambigua del presentatore che corteggia Maddalena, scatenando l’ovvia gelosia di Caterina. Questo il canovaccio drammatico, tra vita e finzione. La parte in stile Cafè Chantant è quelle predominante, con l’esibizione di un ampio repertorio musicale dell’epoca: da “Amore baciami”, “Mamma, voglio anch’io la fidanzata” (ovviamente declinata al maschile), a “Ma l’amore no”, “Che ritmo”, “Vivere”, “la mossa”, “Pinguino innamorato”…e così via
Un repertorio cantanto e danzato brillantemente dalle due protagoniste, con la degna spalla del “presentatore”. Efficace l’allestimento, le luci…eppure…?  È un prodotto indubbiamente ben confenzionato, si fa strada però l’impressione che gli ingranaggi tra  la parte prettamente teatrale  e quella musicale non siano ben oleati:i numeri in musica sono quelli che funzionano meglio rispetto alla narrazione drammatica che ci sembra poco incisiva. Il pubblico ha comunque mostrato divertirsi e ha prontamente e genorosamente applaudito ogni mumero di  canto e danza. Si replica fino al 9 dicembre. Foto Ignacio Maria Coccia