Secondo titolo della stagione lirica del Verdi di Trieste: La Bohème che debutta domani, venerdì 9 dicembre (ore 20.30)
Nel nuovo allestimento di Fondazione Teatro lirico di Trieste, la regia è affidata a Carlo Antonio de Lucia che firma anche le scene in collaborazione con Alessandra Polimeno. I costumi sono a cura di Giulia Rivetti. Sul podio il direttore Christopher Franklin con la partecipazione del coro I Piccoli Cantori della Città di Trieste diretti dal maestro Cristina Semeraro. Repliche: Sabato 10 (ore 20,30), domenica 11 (ore 16,00), venerdì 16 (ore 20,30), sabato 17 (ore 16,00) e domenica 18 (ore 16,00).
Il cast vocale vede la Mimì del soprano Lavinia Bini (9,11,16, 18 dicembre)) e Filomena Fittipaldi (10 e 17 dicembre). Nei pani di Rodolfo i tenori Alessandro Scotto di Luzio e Carlos Cardoso. Musetta è interpretata dai soprani Federica Vitali e Olga Dyadiv, ormai voce simbolo dei nuovi talenti cresciuti nel teatro giuliano, mentre Marcello sarà impersonato dal baritono coreano Leon Kim e Luca Galli, e per Colline si alterneranni Fabrizio Beggi e Andrea Comelli.
Gli atri protagonisti sono Schaunard Clemente Antonio Daliotti, Alcindoro/Benôit Alessandro Busi, Parpignol Andrea Schifaudo, Il sergente dei doganieri Damiano Locatelli, un doganiere Giovanni Palumbo e un venditore ambulante Andrea Fusari. Il cast che quanto mai conferma l’aspirazione del Verdi di Trieste a farsi palcoscenico d’eccellenza di un meditato sostegno per i nuovi artisti italiani. Tra i ventun allestimenti andati in scena al Teatro dal 1899 ad oggi, di cui l’ultimo nel 2016, spicca la produzione di Bohème del 1974 in cui Katia Ricciarelli e Josè Carreras, entrambi ventottenni ed entrambi reduci dal proprio debutto da pochissimi anni, diedero vita ad un’edizione di cui ancora oggi il Verdi è fiero.