Roma, Teatro Sistina: “Cats”

Roma, Teatro Il Sistina, stagione teatrale 2022/23
“CATS”
Di Andrew Lloyd Webber
Tratto dal libro di T.S.Eliot “Old Possum’s Book of praticali cats”
Regia e traduzione ed adattamento italiano di Massimo Romeo Piparo
Grizabella MALIKA AYANE
Gus FABRIZIO ANGELINI
Old Deutoromy(Il gatto Filosofo) FABRIZIO CORUCCI
Rum Tum Tugger(Il gatto Rock) LUCA GIACOMELLI FERRARINI
Munkustrap*Capoballetto SERGIO GIACOMELLI
Bustopher Jones JACOPO PELLICCIA
Bill Bailey-Carbuckety VALERIO ANGELI
Coricopat MICHELE BALZANO
Jennyanydots GRETA BELLINTANI
George SANDRO BILOTTA
Kimbleshanks MARK BIOCCA
Victoria CLAUDIA CALESINI
Bombalurina GIORGIA CINO
Alonzo SIMONE GIOVANNINI
Syllabub FRANCESCA IANNÌ
Etcetera CRISTINA LA GIOA
Rumpleteazer ROSSELLA LUBRINO
Tantomile ELGA MARTINO
Macavity-Admetus SIMONE NOCERINO
Mungojerrie SIMONE RAGOZZINO
Demeter VIVIANA SALVO
Jellylorum NATALIA SCARPOLINI
Mr. Mistoffellees PIERPAOLO SCIDA
Jemina ALESSANDRA SOMMA
Cassandra GAIA SOPRANO
Quaxo PAOLO VALENTI
Electra ROSSANA VASSALLO
Direzione Musicale Emanuele Friello
Scene di Teresa Caruso
Coreografie di Billy Mitchell
Prodotto da PeepArrow Entertaiment in collaborazione con il Teatro Sistina su Licenza esclusiva The Really Useful Group – London
Roma, 07 dicembre 2022

Jellicle Cats come out tonight,
Jellicle Cats come one come all:
The Jellicle Moon is shining bright —
Jellicles come to the Jellicle Ball. “
The Song of the Jellicles”
Una nuova produzione di Cats della PeepArrow Entertaiment firmata dal regista,produttore e direttore artistico del teatro Sistina Massimo Romeo Piparo porta il classico di Andrew Lloyd Webber su testi di T.S. Elliot tra le rovine della Città Eterna. Prima a Roma per celebrare i 40 anni dal debutto a Broadway, poi una tournée che toccherà Milano e altre località italiane.Ma ad oggi che necessità si ha dopo i numerosi successi mondiali che hanno reso immortale questo musical a modificarne ambientazione ma soprattutto testi e “italianizzarla” o meglio “romanizzarla”?I luoghi magici di Roma le sue strade ossessivamente declamate,le compagnie nazionali di treni e i nuovi mezzi di comunicazione citati nel testo forse aiutano a dare un senso di appartenenza maggiore ad una comunità di spettatori ?Che l’immortalità di un opera musicale non gode forse di una dimensione di eterna adattabilità nonostante lo spazio ed il tempo?Per Massimo Romeo Piparo non sembra essere totalmente così tanto da aver ricevuto formale autorizzazione dallo stesso autore di poter adattare ed alle volte ampliare l’impianto di scrittura originale creando cosi una sorta di musical distopico che affonda nell’italianità nel modo più sfacciato possibile .E’ vero anche che il titolo tradotto “GATTI” a questo punto sarebbe stato ancora più divertente.E’ ben evidente il talento e l’impegno nella trasposizione ed il risultato è sicuramente stato raggiunto. I vari gatti/personaggi del musical trovano un corrispettivo nel panorama canoro italiano e queste attinenze sono in verità un tributo molto generoso alla nostra tradizione ed un divertente escamotage narrativo.”Cats”di Piparo come un po’ il best of del Festival di Sanremo.Geniale!

Finché esisterà il Colosseo, esisterà anche Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; quando cadrà Roma, cadrà anche il mondo – Quamdiu stabit Colyseus stabit et Roma; cum cadet Colyseus cadet et Roma; cum cadet Roma cadet et mundus.”
(Profezia di Beda il Venerabile, VIII secolo)

Le scene di Teresa Caruso sono le rovine di una città completamente abbandonata a se stessa dove rimane stoicamente incrollabile solo il Colosseo che fa da sfondo interamente allo svolgimento dello spettacolo.Fontane,nasoni,strade e riconoscibili reperti archeologici romani sembrano alle volte riportarci nella mente nei set di altri spettacoli bisunti (come l’ottima cucina romana) carichi di “romanitas” come Rugantino o il Marchese del Grillo.Roma d’altronde non ha goduto di un piano regolatore moderno straordinariamente avveniristico che ha saputo dare alla città nuovi capolavori architettonici e dunque pescare nel classico risulta sempre una garanzia senza margini di errore.La notte è l’unita temporale che fa da cornice a quasi tutto lo spettacolo e nella notte una lucentissima luna abbaglia i protagonisti e taglia con forza gli impianti di scena. Osserviamo ad un certo punto anche ad una sua straordinaria duplicazione:una luna proiettata sulla sfondo della scena ed una seconda sorvola lentamente come una bellissima pallina da albero di natale le teste attonite del pubblico quasi portandoci improvvisamente su Marte con i suoi due satelliti Phobos (Spavento) e Deimos(Terrore).Che sia l’una il riflesso dell’altra?
Emanuele Friello dirigeva un gruppo di otto musicisti con grandissima professionalità e la dovuta leggerezza ponendo sempre grande attenzione alla scena aiutando i cantanti/ballerini nei loro attacchi e nelle entrate.La musica dal vivo regala sempre un valore aggiunto notevole e quando è anche ben eseguita fa dimenticare quei momenti di imperfezione che sono quasi sempre comuni ad ogni debutto. L’impianto coreografico era il musical. Al di là della capacità di tutto il corpo di ballo nel quale era anche compreso il copioso gruppo di cantanti /ballerini le abilità di Billy Mitchell, acclamato coreografo del West End londinese,sono a dir poco straordinarie.Dalla sua parte un grande talento frammisto ad una frizzante creatività che si unisce ad una solida tecnica come ballerino in primis ed all’esperienza.
Campeggiava nel titoli delle locandine il nome di Malika Ayane nel ruolo di Grizabella e su di lei inevitabilmente le aspettative erano assai alte. Se non fosse che questo ruolo ha l’onore/onere di dover interpretare una dei temi più amati e conosciuti al mondo “Memory” i 20 minuti in scena su più di due ore di spettacolo non sarebbero poi cosi rilevanti da giustificare così tanta visibilità.Chiaramente la macchina commerciale ha saputo ben destreggiarsi intorno a questo nome noto e non a torto. Siamo lontani dall’aver ascoltato una di quelle interpretazioni che faranno la storia del musical ma come debutto è stato molto più che dignitoso. Malika Ayane fedele a se stessa, al suo registro, alle sue capacità (caratteristica dei soli professionisti)non ha mai forzato la sua interpretazione lavorando molto sul contenimento regalando poi in quegli attimi di apertura vocale un estensione ed un incisività a tratti commovente.E cosa dire di tutti gli altri interpreti? Emergeva in maniera prepotente su tutti il talento di Luca Giacomelli Ferrarini (Rum Tum Tugger/Gatto Rock)alle volte anche quasi in maniera imbarazzante. Non solo il ballerino/cantante possiede capacità canore di grande agilità per estensione e duttilità ma anche una maturità ed una sicurezza nel gestirle che metteva un po’ in ombra i pur bravi colleghi. La sua fisicità ed il look androgino ben incorniciavano un timbro che riusciva a passare dal registro di centro sino al falsetto con fiati lunghissimi e attenta proiezione.A questo aggiungiamo una leggerezza nei movimenti ma anche una durezza voluta nei passaggi e il gioco è fatto.Il consiglio è lavorare sul contenimento. Spesso calante ed un po’ affaticato Fabrizio Corucci nel ruolo del Gatto Filofoso.Meglio sul finale dove è riuscito a controllare con maggior rigore l’intonazione.Il ruolo prevede un gatto stanco ed anziano e quindi lo immaginiamo stanco ed affaticato ma questo non deve nascondere imprecisioni e fragilità nel cantato.Molto divertente il momento di Pierpaolo Scida nel ruolo di Mr.Mefistofeles e molto bravo lui nel rendere questo gatto prestigiatore e magico con grande naturalezza senza eccessi. Il pubblico molto coinvolto ed entusiasta non sapeva contenere applausi ed acclamazioni tanto da intervenire spesso a sproposito tagliando i finali o gli incipit del cantato. Massimo Piparo a fine rappresentazione ha ringraziato lanciandosi in uno spericolato “Oggi inaugura alla Scala la stagione lirica:loro parlano di vestiti mentre noi ci divertiamo”. Malika Ayane rispondeva con ironia “Porteremo Sant’Ambrogio a Roma”. Chissà che a breve davanti al Sistina campeggino banchetti di firme. Chiaramente è ben chiaro:ROMA CAPUT MUNDI sempre e comunque. Repliche fino al 08 gennaio 2023.