Dmitrij Dmtrevič Šostakovič (1906 – 1975). “Sinfonia n. 13 in si bemolle minore “Babi Yar”, op. 113 (1962) per basso solista, coro maschile e orchestra. Oleg Tsibulkom (basso). Russian National Orchestra. Kirill Karabits (direttore). Popov Academy of Choral Arts Choir. Alexei Petrov (direttore artistico). Kozhevnikov Choir. Nikolai Azarov (direttore artistico). Registrazione: Novembre 2017 presso il DZZ Studio 5 in Moscow Russia. T. Time: 58′ 13″. 1 CD Pentatone PTC 5186618
Ennesimo capitolo del contrastato rapporto intercorso tra Šostakovič e il regime sovietico che, per ragioni politiche, non solo quasi ne ignorò, sulla «Pravda», la prima esecuzione avvenuta il 18 dicembre 1962 a Mosca, ma che addirittura stroncò accusando il compositore di disonore in un articolo apparso sulla «Sovetskaya Belorussiya» («Biellorussia Sovietica») il 2 aprile 1963, la Tredicesima sinfonia fu, però, immediatamente apprezzata dal pubblico per le forti emozioni che fu capace di destare. In effetti questa sinfonia a distanza di 58 anni dalla prima esecuzione continua a destare le stesse emozioni anche attraverso incisioni come questa, pubblicata dalla Pentatone, che si pone certamente come un’edizione di riferimento soprattutto per quanto attiene alla concertazione da parte di Kirill Karabits. Il direttore, sul podio della Russian National Orchestra, non solo sceglie ottimamente i tempi e le sonorità creando un perfetto amalgama con il coro e il solista, ma sottolinea con grande cura sia i diversi colori orchestrali, che emergono nella complessa e bellissima partitura di Šostakovič, sia i sentimenti evocati evocati dal testo e dalla musica nei cinque movimenti di cui si compone la sinfonia. Grazie alla sua lettura attenta ai dettagli si percepiscono perfettamente il tono drammatico del primo movimento, quello satirico del secondo, quello cupo del terzo, quello lugubre del quarto e quello più leggero del quinto. All’ottima resa complessiva dell’incisione dà il suo contributo il basso Oleg Tsibulkom che, dotato di una voce abbastanza omogenea e ben proiettata sugli acuti, mostra cura nel fraseggio e una certa attenzione alla ricerca dei colori. Ottima infine la prova dei due cori, Popov Academy of Choral Arts Choir e Kozhevnikov Choir.