“Serenissima”: A Musical Portrait of Venice around 1726

Antonio Vivaldi (1678–1741): Concerto for Oboe, Strings and B.C. in D minor, RV 454 (Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione, Op. VIII No. 9);  “All’ombra di sospetto” for Soprano, Traverso and B.C., RV 687;  Sonata for Violin and B.C. in A major, RV 758; Domenico Scarlatti (1685–1757): Sonata for Harpsichord in E major, K. 162; Nicola Porpora (1686–1768): (from the opera Arianna e Teseo) Aria “Pietoso Ciel difendimi” for Soprano, Oboe, Strings and B.C.; Cantata “Questo è il platano frondoso” for Soprano and B.C.; Giuseppe Sammartini (1695–1750): Sonata for Oboe and B.C. in C major, GSM 1323b (XII sonate a fl auto traversiere solo con il basso Op. II No. 2); Antonio Vivaldi: Cantata “Che giova il sospirar, povero core” for Soprano, Strings and B.C., RV 679. 4, The 1750 Project. Perrine Devillers (soprano). Benoît Laurent (oboe e direziona artistica). Jan Van den Borre (flauto traverso). Jacek Kurzydło (violino). Salomé Rateau (violino). Nadine Henrichs (viola). Mathilde Wolfs (violoncello). Korneel Bernolet (clavicembalo). Registrazione 30 maggio- 2 giugno 2019 presso la Chiesa di Saint-Martin, Marilles, Belgium. T. Time: 76′ 13″. 1 CD LC13819
Una lettura superficiale dei titoli e degli autori potrebbe dare l’impressione di trovarsi di fronte ad un CD miscellaneo e poco unitario. In realtà non è così per questo Cd il cui titolo “Serenissima”: A Musical Portrait of Venice around 1726 esprime pienamente le finalità di The 1750 Project che, come ben spiegato nel Booklet, “propone un viaggio dal 1720 al 1750 per scoprire la ricchezza e la specificità della vita musicale di una città in un momento importante della sua storia”.
La città scelta per questa proposta, come si evince facilmente dal titolo, è appunto Venezia del 1726, una città dove, secondo quanto testimoniato da Goldoni, “si canta nelle piazze, nelle vie e sui canali”. Il CD rappresenta bene la ricchezza musicale di Venezia nel XVIII sec. proponendo l’ascolto di musiche di Vivaldi (Concerto per Oboe, archi e basso continuo in re minore, RV 454, la Cantata All’ombra di sospetto per Soprano, flauto traverso e basso continuo., RV 687;  Sonata per violino e basso continuo in la maggiore; Cantata Che giova il sospirar, povero core per Soprano, Archi e basso continuo, RV 679. 4), di Nicola Porpora (Aria Pietoso Ciel difendimi per Soprano, Oboe, archi e basso continuo; Cantata Questo è il platano frondoso per soprano e basso continuo), di Giuseppe Sammartini (Sonata per Oboe e basso continuo in do maggiore, GSM 1323b) e un po’ a sorpresa di Domenico Scarlatti (Sonata in mi maggiore, K. 162). Se, infatti, il legame con la città lagunare degli altri compositori è evidente, quello di Scarlatti  a prima vista  non lo è. In realtà a Venezia Scarlatti trascorse molti anni curando la sua formazione con Francesco Gasparini e, quindi, la sua musica non può non presentare un legame con la Serenissima.Ad interpretare questi brani è The 1750 Project, un’ensemble formata da Perrine Devillers soprano dalla garbata vocalità, anche se non particolarmente ricca di colori e un po’ scolastica nelle agilità. Al suo fianco brillano maggiormente gli strumentisti, a partire da Benoît Laurent (oboe e direziona artistica), Jan Van den Borre (flauto traverso), Jacek Kurzydło (violino), Salomé Rateau (violino), Nadine Henrichs (viola), Mathilde Wolfs (violoncello) e Korneel Bernolet (clavicembalo). Nel complesso, queste pagine sono esguite con grande senso dello stile, improvvisando, come da prassi esecutiva barocca, sulle partiture e facendo rivivere l’atmosfera musicale veneziana del 1726.