CLARINETTO PROTAGONISTA SULLE ONDE DI DEBUSSY CON L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE ARENA DI VERONA

Claude Debussy: “Première Rhapsodie”, L 124a; Carlo Galante, “Invano morte desìo”, Concerto fantasia per clarinetto e orchestra
e ancora di Debussy, “La mer”, tre schizzi sinfonici per orchestra, L 111. Questo è programma del concerto in programma  venerdì 11 novembre alle 20.00  e in replica sabato 12 novembre alle 17.00. Protagonista il primo clarinetto areniano Giampaolo Sobrino e il maestro statunitense Christopher Franklin, che qui ha debuttato giovanissimo nel 2006
Le due composizioni di Claude Debussy (1862-1918) incorniciano il 9° appuntamento sinfonico: se La Mer rimane un must per esecutori e ascoltatori, molto più raro è l’ascolto della Première Rhapsodie per clarinetto e orchestra. Scritta tra il 1909 e il 1910 con l’accompagnamento del solo pianoforte come brano d’obbligo agli esami d’ammissione al Conservatorio parigino, fu orchestrata poco dopo dal compositore stesso: pur essendo una pagina indispensabile nel repertorio dei clarinettisti, Giampiero Sobrino, prima parte dell’Orchestra di Fondazione Arena, lo esegue a Verona per la prima volta. Al centro del concerto, lo stesso solista è protagonista di una pagina contemporanea espressamente a lui dedicata: Invano morte desìo è un concerto-fantasia per clarinetto e orchestra del vivente Carlo Galante (Trento 1959). Si tratta di una composizione del 2015 ispirata esplicitamente all’assolo che apre il terzo atto dell’opera La Forza del destino di Verdi, piccolo capolavoro sinfonico incastonato all’interno del celebre melodramma.Galante porta lo spettatore nelle mente di Don Alvaro e immagina che il tema con cui il personaggio entra in scena sia il frutto di una tormentata veglia in cui ripercorre la sua avventurosa e sfortunata vita: dal dormiveglia emerge il tema verdiano, cui seguono cinque variazioni, fino alla virtuosistica coda che conclude il brano nella migliore tradizione delle pagine concertanti.