Kurt Weill (1900-1950):”Aufstieg und fall der Stadt Mahagonny” (1930)

Opera in tre atti su libretto di Bertolt Brecht.
Prima rappresentazione: Lipsia, Neues Theater, 9 maggio 1930.

Allievo di Ferruccio Busoni, oltre che di Humperdinck, Kurt Weill conquistò la prima notorietà nel 1924 con un ciclo di melodie intitolate Frauentanz, del quale erano riconoscibili i segni di una scrittura  geniale e personalissima. La notorietà verrà con i due lavori teatrali successivi: L’Opera da tre soldi e Ascesa e caduta della città di Mahagonny, entrambi iscritti in collaborazione con Bertolt Brecht. Alla stesura di Mahagonny, per ciò che riguarda il libretto, il compositore si era già dedicato nel 1927, l’anno in cui fu eseguita al festival di Baden Baden una cantata scenica per sei voci soliste e piccola orchestra per la quale Weil utilizzo cinque  ballate di un volume di versi brechtiani, dal titolo Hauspostille. In questa prima versione, Mahagonny restò pressoché ignorata. Nel 1930 ebbe luogo a Lipsia la prima rappresentazione dell’Opera nella nuova versione e con il titolo cambiato. Fu uno scandalo: intervenne la polizia per consentire di arrivare alla fine, per altro, tagliando il finale. Lo scalpore nasceva dal carattere sovversivo di una satira che mirava a denunciare aspramente la corruzione della società, ammalata di materialismo. Non è un caso se le repliche vennero continuamente disturbate dai nazisti. Dopo L’ascesa di questi ultimi al potere, Mahagonny venne proibita e nel 1938 fu ordinata la distruzione delle copie della partitura  (compresa quella conservata a Vienna, non appena Hitler ebbe potere anche sulla Austria). Si salvò solo la copia originale che fu ritrovata nel dopoguerra.
Lo stile, che venne definito, “amaro e canagliesco” di Mahagonny, che era in sostanza il medesimo de L’Opera da tre soldi, qui, forse non aveva tuttavia come in quest’ultima opera una folgorante aggressività. In Mahagonny, più che altrove, lo stile di Brecht e di Weill che si autodefiniva proletario, non era forse ben apprezzata da qualsiasi appassionato di Opera, che durante l’opera trovava  brandelli di canzonette, di jazz e di moduli tipici del Cabaret.
In allegato il libretto dell’opera

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