Torna al Teatro Bellini When the Rain Stops Falling, il pluripremiato lavoro di Lisa Ferlazzo Natoli e lacasadiargilla che racconta la storia delle famiglie Law e York, di quattro generazioni di padri e figli, madri e mogli. Un racconto epico e al tempo stesso distopico che ci parla di matrimoni spezzati e morti accidentali, di verità taciute e di destini che si incrociano facendoci viaggiare dal 2039 al 1959. L’australiano Andrew Bovell costruisce una storia intima dall’affascinante e complessa struttura drammaturgica: i diversi fili narrativi, il graduale sovrapporsi delle temporalità e i destini delle quattro generazioni che si incrociano, ci raccontano una corrispondenza così profonda tra le esperienze di ognuno dei personaggi da suggerire che negli alberi genealogici non vi siano ‘scritti’ solo i nomi dei protagonisti, ma anche i loro comportamenti, le inclinazioni, i desideri e gli errori.
Lisa Ferlazzo Natoli dirige nove straordinari interpreti in un vero e proprio viaggio nel tempo dall’architettura narrativa nitida: è senza flashback che i personaggi, da vecchi e da giovani, entrano ed escono da un quadro all’altro, da un paesaggio all’altro, con un ritmo così incalzante che anche lo spettatore si ritrova a viaggiare nel tempo guidato dal ripetersi di alcune azioni, dal riproporsi di alcune battute o elementi narrativi. È sul tempo stesso che ci si interroga, ‘piegandolo’ in avanti, per lasciare entrare il futuro e i suoi fantasmi, o, con improvvise ‘interferenze’, aprire il presente a squarci di passato. Per tutti gli altri dettagli sullo spettacolo vi rimandiamo al sito del teatro
Lisa Ferlazzo Natoli dirige nove straordinari interpreti in un vero e proprio viaggio nel tempo dall’architettura narrativa nitida: è senza flashback che i personaggi, da vecchi e da giovani, entrano ed escono da un quadro all’altro, da un paesaggio all’altro, con un ritmo così incalzante che anche lo spettatore si ritrova a viaggiare nel tempo guidato dal ripetersi di alcune azioni, dal riproporsi di alcune battute o elementi narrativi. È sul tempo stesso che ci si interroga, ‘piegandolo’ in avanti, per lasciare entrare il futuro e i suoi fantasmi, o, con improvvise ‘interferenze’, aprire il presente a squarci di passato. Per tutti gli altri dettagli sullo spettacolo vi rimandiamo al sito del teatro